Con questa tesi ho voluto analizzare un’industria che sta rivoluzionando profondamente le nostre vite, ovvero l’industria 4.0. È innegabile il fatto che ci troviamo in un’epoca di grandi cambiamenti e molti di questi possono essere ricondotti alle nuove tecnologie che ne sono alla base. Per poter fare delle previsioni sul futuro della crescita economica e sugli aspetti sociali, è necessario avere una piena comprensione dei fenomeni in corso. Il primo capitolo ha inizio con la definizione dell’industria 4.0 a partire dalle sue origini recenti all’interno del settore manifatturiero nel 2011. Dopodiché vengono trattate le tecnologie abilitanti e le opportunità che esse offrono: i robot collaborativi e macchinari automatici, l’additive manufacturing, i sistemi di simulazione virtuale, l’integrazione verticale ed orizzontale, l’Internet of Things, i sistemi di cybersecurity, il cloud, la realtà aumentata e l’utilizzo dei big data e big data analytics. Queste tecnologie hanno avuto origine nel settore manifatturiero e si sono poi diffuse rivoluzionando completamente i paradigmi produttivi. Il secondo capitolo è incentrato sulla relazione tra la produttività e l’industria 4.0 ed in quest’ottica saranno trattate le visioni tecno-ottimiste e tecno-pessimiste. Si prosegue poi con il terzo capitolo relativo all’impatto sul lavoro di questa nuova industria, attraverso un’analisi della situazione occupazionale attuale, i mega-trend in corso e delle previsioni relative ai lavori suscettibili ad automazione e non, per poi concludere con la descrizione delle nuove figure professionali che stanno emergendo. Il quarto capitolo analizza un altro impatto fondamentale, quello sulla società, dove c’è il rischio di un aumento della disuguaglianza. Queste nuove tecnologie, per le loro caratteristiche specifiche, stanno portando ad un cambiamento della divisione lavoratori high skilled e low skilled, con delle conseguenze negative per la fascia medium-skilled che rappresenta la maggioranza dei lavoratori. Viene quindi amplificato il fenomeno della polarizzazione del mercato del lavoro dove da un lato c’è una piccola parte con redditi alti e dall’altra, una molto più grande con redditi bassi. Questo effetto è legato ad un altro più territoriale, ovvero la clusterizzazione delle aziende tecnologiche ed innovative che tendono a concentrarsi in hub sempre più densi generando una vera e propria divisione geografica tra le zone ricche e quelle più povere. A fronte di questi scenari e problematiche, nel quinto capitolo si vanno a proporre alcune soluzioni che si basano sull’importanza della ricerca, dell’educazione e della formazione del capitale umano.
IMPATTI ECONOMICI DELL’INDUSTRIA 4.0
Baldassa, Anna
2018/2019
Abstract
Con questa tesi ho voluto analizzare un’industria che sta rivoluzionando profondamente le nostre vite, ovvero l’industria 4.0. È innegabile il fatto che ci troviamo in un’epoca di grandi cambiamenti e molti di questi possono essere ricondotti alle nuove tecnologie che ne sono alla base. Per poter fare delle previsioni sul futuro della crescita economica e sugli aspetti sociali, è necessario avere una piena comprensione dei fenomeni in corso. Il primo capitolo ha inizio con la definizione dell’industria 4.0 a partire dalle sue origini recenti all’interno del settore manifatturiero nel 2011. Dopodiché vengono trattate le tecnologie abilitanti e le opportunità che esse offrono: i robot collaborativi e macchinari automatici, l’additive manufacturing, i sistemi di simulazione virtuale, l’integrazione verticale ed orizzontale, l’Internet of Things, i sistemi di cybersecurity, il cloud, la realtà aumentata e l’utilizzo dei big data e big data analytics. Queste tecnologie hanno avuto origine nel settore manifatturiero e si sono poi diffuse rivoluzionando completamente i paradigmi produttivi. Il secondo capitolo è incentrato sulla relazione tra la produttività e l’industria 4.0 ed in quest’ottica saranno trattate le visioni tecno-ottimiste e tecno-pessimiste. Si prosegue poi con il terzo capitolo relativo all’impatto sul lavoro di questa nuova industria, attraverso un’analisi della situazione occupazionale attuale, i mega-trend in corso e delle previsioni relative ai lavori suscettibili ad automazione e non, per poi concludere con la descrizione delle nuove figure professionali che stanno emergendo. Il quarto capitolo analizza un altro impatto fondamentale, quello sulla società, dove c’è il rischio di un aumento della disuguaglianza. Queste nuove tecnologie, per le loro caratteristiche specifiche, stanno portando ad un cambiamento della divisione lavoratori high skilled e low skilled, con delle conseguenze negative per la fascia medium-skilled che rappresenta la maggioranza dei lavoratori. Viene quindi amplificato il fenomeno della polarizzazione del mercato del lavoro dove da un lato c’è una piccola parte con redditi alti e dall’altra, una molto più grande con redditi bassi. Questo effetto è legato ad un altro più territoriale, ovvero la clusterizzazione delle aziende tecnologiche ed innovative che tendono a concentrarsi in hub sempre più densi generando una vera e propria divisione geografica tra le zone ricche e quelle più povere. A fronte di questi scenari e problematiche, nel quinto capitolo si vanno a proporre alcune soluzioni che si basano sull’importanza della ricerca, dell’educazione e della formazione del capitale umano.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/5878