Allo sport è stato attribuito un ruolo centrale nella missione pedagogica intrapresa dal PNF per rendere totalitaria la penetrazione ideologica all'interno della società. Le attività sportive giovanili, e in particolare l’attività dedicata agli universitari, diviene quindi veicolo di “cattura del consenso” tra le masse studentesche, e allo stesso tempo strumento per un processo di selezione/formazione della futura classe dirigente. Già a partire dal periodo postunitario le attività sportive avevano rappresentato un mezzo privilegiato di inquadramento ideologico oltre che di preparazione fisico-militare, finalizzato a formare i cittadini del neonato Stato. Il fascismo si inserisce nel solco tracciato dai governi liberali, ma aggiunge agli eventi sportivi quegli elementi mitico-rituali che saranno il fulcro di manifestazioni come i Littoriali dello Sport, olimpiade goliardica ispirata agli antichi giochi del mondo greco-romano. La penetrazione all’interno degli atenei non è però uniforme, a causa di situazioni locali fortemente eterogenee; il caso di Venezia risulta particolarmente interessante, in quanto nonostante la città lagunare fosse una delle realtà più floride per lo sviluppo dell’associazionismo sportivo a fine Ottocento, durante il periodo fascista lo sport goliardico non riesce a svilupparsi come in altri centri universitari della penisola. La ricostruzione della partecipazione degli studenti cafoscarini ai Littoriali dello Sport e alle principali manifestazioni ideate dalla Segreteria del partito consente di ottenere uno spaccato della realtà sportiva del capoluogo lagunare.
Gli atleti goliardi di Ca' Foscari durante il ventennio fascista
Formiconi, Matteo
2020/2021
Abstract
Allo sport è stato attribuito un ruolo centrale nella missione pedagogica intrapresa dal PNF per rendere totalitaria la penetrazione ideologica all'interno della società. Le attività sportive giovanili, e in particolare l’attività dedicata agli universitari, diviene quindi veicolo di “cattura del consenso” tra le masse studentesche, e allo stesso tempo strumento per un processo di selezione/formazione della futura classe dirigente. Già a partire dal periodo postunitario le attività sportive avevano rappresentato un mezzo privilegiato di inquadramento ideologico oltre che di preparazione fisico-militare, finalizzato a formare i cittadini del neonato Stato. Il fascismo si inserisce nel solco tracciato dai governi liberali, ma aggiunge agli eventi sportivi quegli elementi mitico-rituali che saranno il fulcro di manifestazioni come i Littoriali dello Sport, olimpiade goliardica ispirata agli antichi giochi del mondo greco-romano. La penetrazione all’interno degli atenei non è però uniforme, a causa di situazioni locali fortemente eterogenee; il caso di Venezia risulta particolarmente interessante, in quanto nonostante la città lagunare fosse una delle realtà più floride per lo sviluppo dell’associazionismo sportivo a fine Ottocento, durante il periodo fascista lo sport goliardico non riesce a svilupparsi come in altri centri universitari della penisola. La ricostruzione della partecipazione degli studenti cafoscarini ai Littoriali dello Sport e alle principali manifestazioni ideate dalla Segreteria del partito consente di ottenere uno spaccato della realtà sportiva del capoluogo lagunare.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
819149-1226739.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.14 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.14 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14247/5752