Questo elaborato si propone di compiere una ricerca tematica impostata sull'analisi di specifiche produzioni letterarie in due determinati periodi storici: il primo, geograficamente collocabile in quella che fu la finis austriae, con un preciso termine ante quem per quanto riguarda il dispiegarsi degli eventi narrativi all’interno dei romanzi, ovvero lo scoppio della prima guerra mondiale; il secondo è quello che si innesta in un mondo globalizzato a cavallo tra le ultime espressioni del postmoderno e la cosiddetta ipermodernità, fra la caduta del muro di Berlino e l’11 settembre. L'ipotesi sostenuta sarà indirizzata a porre in evidenza omogeneità e simmetrie tematiche tra i due distinti periodi letterari. Le questioni che emergeranno, in un quadro dinamico generale caratterizzato da una crisi complessiva del soggetto agente e del pensiero formativo – cui si farà costante riferimento – saranno circoscritte in due macrosequenze che per estensione forniranno una cartina tornasole di una realtà più ampia e interdisciplinare. Il primo tema sarà inerente alla figura del padre, metro comune di riferimento sia per gli autori absburgici sia per i contemporanei che saranno analizzati. Attraverso il rapporto complesso determinato dalla presenza evanescente della figura archetipica, si riporterà l’evoluzione – o meglio, l’assenza di una vera e propria bildung intesa in senso costruttivo – e le valenze simboliche dei soggetti letterari. Il secondo tema riguarderà le prospettive e le modalità di interpretazione della realtà da parte del soggetto del romanzo, una realtà sempre più astratta e frammentaria, la cui assimilazione si presenta mediata dal pensiero filosofico – nel primo periodo storico – e dall’influenza totalizzante dei mezzi informatici e televisivi – nel periodo contemporaneo.
Finis austriae e ipermodernità. Ipotesi per una critica tematica
Rigamonti, Federico
2016/2017
Abstract
Questo elaborato si propone di compiere una ricerca tematica impostata sull'analisi di specifiche produzioni letterarie in due determinati periodi storici: il primo, geograficamente collocabile in quella che fu la finis austriae, con un preciso termine ante quem per quanto riguarda il dispiegarsi degli eventi narrativi all’interno dei romanzi, ovvero lo scoppio della prima guerra mondiale; il secondo è quello che si innesta in un mondo globalizzato a cavallo tra le ultime espressioni del postmoderno e la cosiddetta ipermodernità, fra la caduta del muro di Berlino e l’11 settembre. L'ipotesi sostenuta sarà indirizzata a porre in evidenza omogeneità e simmetrie tematiche tra i due distinti periodi letterari. Le questioni che emergeranno, in un quadro dinamico generale caratterizzato da una crisi complessiva del soggetto agente e del pensiero formativo – cui si farà costante riferimento – saranno circoscritte in due macrosequenze che per estensione forniranno una cartina tornasole di una realtà più ampia e interdisciplinare. Il primo tema sarà inerente alla figura del padre, metro comune di riferimento sia per gli autori absburgici sia per i contemporanei che saranno analizzati. Attraverso il rapporto complesso determinato dalla presenza evanescente della figura archetipica, si riporterà l’evoluzione – o meglio, l’assenza di una vera e propria bildung intesa in senso costruttivo – e le valenze simboliche dei soggetti letterari. Il secondo tema riguarderà le prospettive e le modalità di interpretazione della realtà da parte del soggetto del romanzo, una realtà sempre più astratta e frammentaria, la cui assimilazione si presenta mediata dal pensiero filosofico – nel primo periodo storico – e dall’influenza totalizzante dei mezzi informatici e televisivi – nel periodo contemporaneo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/5682