Questa tesi si occupa dei ruoli e delle funzioni che assumono i vari componenti del sistema dell'arte, e in particolare dei meccanismi delle vendite all'asta, ricostruendo il contesto storico in cui si è sviluppato il mercato artistico contemporaneo. Dall'istituzione del Salon al primo momento di rottura rappresentato dal Salon des Refusés, l'elaborato prende in esame le svolte vissute dal mondo dell'arte nel secondo Ottocento: si tratta infatti di trasformazioni che si sono concretizzate non solo sul piano espressivo, ma anche grazie a un sistema di promozione degli artisti fondato su una sorta di "triplice intesa" tra le figure del mercante, del critico e del collezionista. In particolare la ricerca si è concentrata sulla creazione dei fondi di investimento in arte, esaminando un particolare caso di studio: quello della formazione della collezione della Peau de l'Ours (1904-1914) e la vendita all'asta della stessa nel 1914, ritenuta il primo banco di prova per la valorizzazione di noti artisti di inizio Novecento. Attraverso l'analisi delle opere che erano parte della raccolta e dei risultati d'asta, la tesi fornisce nuove interpretazioni dei principi sottesi all'istituzione di quel fondo di investimento, originando un percorso in cui arte ed economia si intersecano al fine di narrare una delle pagine più originali della storia dell'arte contemporanea.

La collezione della Peau de l'Ours (1904-1914). La domanda speculativa nel mercato dell'arte del primo Novecento.

Collavo, Jennifer Marie
2020/2021

Abstract

Questa tesi si occupa dei ruoli e delle funzioni che assumono i vari componenti del sistema dell'arte, e in particolare dei meccanismi delle vendite all'asta, ricostruendo il contesto storico in cui si è sviluppato il mercato artistico contemporaneo. Dall'istituzione del Salon al primo momento di rottura rappresentato dal Salon des Refusés, l'elaborato prende in esame le svolte vissute dal mondo dell'arte nel secondo Ottocento: si tratta infatti di trasformazioni che si sono concretizzate non solo sul piano espressivo, ma anche grazie a un sistema di promozione degli artisti fondato su una sorta di "triplice intesa" tra le figure del mercante, del critico e del collezionista. In particolare la ricerca si è concentrata sulla creazione dei fondi di investimento in arte, esaminando un particolare caso di studio: quello della formazione della collezione della Peau de l'Ours (1904-1914) e la vendita all'asta della stessa nel 1914, ritenuta il primo banco di prova per la valorizzazione di noti artisti di inizio Novecento. Attraverso l'analisi delle opere che erano parte della raccolta e dei risultati d'asta, la tesi fornisce nuove interpretazioni dei principi sottesi all'istituzione di quel fondo di investimento, originando un percorso in cui arte ed economia si intersecano al fine di narrare una delle pagine più originali della storia dell'arte contemporanea.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/4688