Il principale obiettivo di questo studio consiste nell'analizzare gli eventi che hanno comportato un profondo cambiamento all’interno del distretto, trasformandolo da una realtà prettamente artigianale composta da una costellazione di piccole aziende ad una realtà di poche aziende di grandi dimensioni. L’elaborato è stato basato su un background teorico che ha fornito le basi per procedere con l’analisi di alcuni dati numerici circa le dimensioni distrettuali; i dati numerici oltre ad avere carattere generale riguardano le quattro aziende di dimensione maggiore, le quali sono state fra le principali fautrici del cambiamento. Lo sconvolgimento della cultura distrettuale è stato analizzato attraverso le modifiche effettuate dalle realtà aziendali maggiori ai processi produttivi e di creazione del valore, con un passaggio dalla produzione artigianale ad una produzione più meccanica, a tutto ciò ha chiaramente concorso anche la rivoluzione tecnologica. Lo studio si conclude con la realizzazione di due interviste, in modo da ottenere una visione complessiva del cambiamento più completa, grazie al contributo di un’istituzione come Confindustria Belluno e di un'azienda con un’esperienza di oltre sessant’anni, come Ital-Lenti; le interviste sono state analizzate grazie all’impiego del modello di Bell (2009), utilizzato e rielaborato anche da Halse (2017) nel suo studio circa il distretto marittimo norvegese.

Il distretto dell’occhialeria bellunese e la sua evoluzione negli ultimi decenni.

Della Vecchia, Veronica
2020/2021

Abstract

Il principale obiettivo di questo studio consiste nell'analizzare gli eventi che hanno comportato un profondo cambiamento all’interno del distretto, trasformandolo da una realtà prettamente artigianale composta da una costellazione di piccole aziende ad una realtà di poche aziende di grandi dimensioni. L’elaborato è stato basato su un background teorico che ha fornito le basi per procedere con l’analisi di alcuni dati numerici circa le dimensioni distrettuali; i dati numerici oltre ad avere carattere generale riguardano le quattro aziende di dimensione maggiore, le quali sono state fra le principali fautrici del cambiamento. Lo sconvolgimento della cultura distrettuale è stato analizzato attraverso le modifiche effettuate dalle realtà aziendali maggiori ai processi produttivi e di creazione del valore, con un passaggio dalla produzione artigianale ad una produzione più meccanica, a tutto ciò ha chiaramente concorso anche la rivoluzione tecnologica. Lo studio si conclude con la realizzazione di due interviste, in modo da ottenere una visione complessiva del cambiamento più completa, grazie al contributo di un’istituzione come Confindustria Belluno e di un'azienda con un’esperienza di oltre sessant’anni, come Ital-Lenti; le interviste sono state analizzate grazie all’impiego del modello di Bell (2009), utilizzato e rielaborato anche da Halse (2017) nel suo studio circa il distretto marittimo norvegese.
2020-07-27
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/4683