L’obiettivo di questa tesi è quello di presentare ed approfondire il lavoro che è stato svolto dalla Commissione Rordorf per elaborare uno schema di legge delega per la riforma delle procedure concorsuali, analizzando rapidamente dapprima, i punti cardine della proposta che vanno dalla necessaria definizione non equivoca di “crisi” e di “insolvenza”, alla sostituzione del termine “fallimento” in conformità ad una tendenza già manifestata nei principali ordinamenti europei (tra cui quelli di Francia e Germania), alla costituzione di una nuova procedura extragiudiziale di allerta e di composizione assistita della crisi. Dopodiché, tenuto conto del disegno di legge n. 3671 poi stralciato in due proposte di legge tra cui il n. 3671/bis approvato dalla Camera ad inizio 2017 e trasmessa al Senato con il n. 2681/S, approvato nel mese di ottobre 2017, verrà svolta un’analisi approfondita dei temi principali e più innovativi della riforma. La tesi è suddivisa in due capitoli, il primo introdurrà un analisi sull’importante processo di armonizzazione europeo delle procedure concorsuali, intrapreso ormai quasi vent’anni fa col Regolamento UE 2000/1346, successivamente abbiamo assistito all’introduzione della Risoluzione del Parlamento europeo del 15 novembre 2011, della Raccomandazione 2014/135/UE della Commissione europea e dell’importante Regolamento UE 2015/848, che mira a rendere più efficaci le procedure d’insolvenza transfrontaliere al fine di assicurare il buon funzionamento del mercato interno, promuovere la tanto attesa ripresa economica e la sopravvivenza delle imprese. Infine, verranno fatte delle considerazioni sulla proposta di Direttiva della Commissione europea COM/2016/0723 e verranno brevemente esaminati i tratti principali del fenomeno dell’insolvenza nei principali paesi europei, tra cui Inghilterra, Francia e Germania, il fenomeno del forum shopping e il Model law elaborato dall’Uncitral. Il corpo centrale del presente lavoro, rappresentato dal secondo capitolo, inizierà con l’esposizione degli aspetti più importanti della proposta di riforma delle discipline della crisi d’impresa e dell’insolvenza, elaborata nel 2015 dalla Commissione Rordorf e verrà approfondita la questione che riguarda la definizione di crisi e d’insolvenza. Successivamente verrà approfondita la novità (forse la più importante di questa riforma) della procedura extragiudiziale di allerta e di composizione assistita della crisi, introdotta per consentire alle imprese sane ma in difficoltà finanziaria di ristrutturarsi in una fase precoce, per evitare l’insolvenza e per proseguire l’attività. Altro istituto che verrà analizzato sarà il concordato preventivo, già riformato più volte nell’ultimo decennio e nuovamente in discussione in quest’ultima riforma, con la linea guida di preferenza delle procedure con continuità a quelle meramente liquidatorie. Dopodiché verranno esposti i tratti fondamentali della nuova liquidazione giudiziale, che sostituirà il fallimento, nell’intento di rendere la procedura più rapida e snella, rafforzando anche i poteri del curatore. Infine, verrà approfondito il tema della crisi e dell’insolvenza dei gruppi d’impresa che andrà a colmare una lacuna dell’attuale legge fallimentare e il capitolo si chiuderà con l’esposizione dei nuovi doveri a cui dovranno rispondere gli organi di controllo societario.

LA RIFORMA DELLE DISCIPLINE DELLA CRISI D'IMPRESA E DELL'INSOLVENZA ELABORATA DALLA COMMISSIONE RORDORF E IL NECESSARIO PROCESSO D'ARMONIZZAZIONE EUROPEO

Grigoletto, Fabio
2018/2019

Abstract

L’obiettivo di questa tesi è quello di presentare ed approfondire il lavoro che è stato svolto dalla Commissione Rordorf per elaborare uno schema di legge delega per la riforma delle procedure concorsuali, analizzando rapidamente dapprima, i punti cardine della proposta che vanno dalla necessaria definizione non equivoca di “crisi” e di “insolvenza”, alla sostituzione del termine “fallimento” in conformità ad una tendenza già manifestata nei principali ordinamenti europei (tra cui quelli di Francia e Germania), alla costituzione di una nuova procedura extragiudiziale di allerta e di composizione assistita della crisi. Dopodiché, tenuto conto del disegno di legge n. 3671 poi stralciato in due proposte di legge tra cui il n. 3671/bis approvato dalla Camera ad inizio 2017 e trasmessa al Senato con il n. 2681/S, approvato nel mese di ottobre 2017, verrà svolta un’analisi approfondita dei temi principali e più innovativi della riforma. La tesi è suddivisa in due capitoli, il primo introdurrà un analisi sull’importante processo di armonizzazione europeo delle procedure concorsuali, intrapreso ormai quasi vent’anni fa col Regolamento UE 2000/1346, successivamente abbiamo assistito all’introduzione della Risoluzione del Parlamento europeo del 15 novembre 2011, della Raccomandazione 2014/135/UE della Commissione europea e dell’importante Regolamento UE 2015/848, che mira a rendere più efficaci le procedure d’insolvenza transfrontaliere al fine di assicurare il buon funzionamento del mercato interno, promuovere la tanto attesa ripresa economica e la sopravvivenza delle imprese. Infine, verranno fatte delle considerazioni sulla proposta di Direttiva della Commissione europea COM/2016/0723 e verranno brevemente esaminati i tratti principali del fenomeno dell’insolvenza nei principali paesi europei, tra cui Inghilterra, Francia e Germania, il fenomeno del forum shopping e il Model law elaborato dall’Uncitral. Il corpo centrale del presente lavoro, rappresentato dal secondo capitolo, inizierà con l’esposizione degli aspetti più importanti della proposta di riforma delle discipline della crisi d’impresa e dell’insolvenza, elaborata nel 2015 dalla Commissione Rordorf e verrà approfondita la questione che riguarda la definizione di crisi e d’insolvenza. Successivamente verrà approfondita la novità (forse la più importante di questa riforma) della procedura extragiudiziale di allerta e di composizione assistita della crisi, introdotta per consentire alle imprese sane ma in difficoltà finanziaria di ristrutturarsi in una fase precoce, per evitare l’insolvenza e per proseguire l’attività. Altro istituto che verrà analizzato sarà il concordato preventivo, già riformato più volte nell’ultimo decennio e nuovamente in discussione in quest’ultima riforma, con la linea guida di preferenza delle procedure con continuità a quelle meramente liquidatorie. Dopodiché verranno esposti i tratti fondamentali della nuova liquidazione giudiziale, che sostituirà il fallimento, nell’intento di rendere la procedura più rapida e snella, rafforzando anche i poteri del curatore. Infine, verrà approfondito il tema della crisi e dell’insolvenza dei gruppi d’impresa che andrà a colmare una lacuna dell’attuale legge fallimentare e il capitolo si chiuderà con l’esposizione dei nuovi doveri a cui dovranno rispondere gli organi di controllo societario.
2018-03-08
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/4340