Dostoevskij fu tormentato dal problema dell'uomo - come scrisse al fratello Michail: "l'uomo è un mistero. Un mistero che bisogna risolvere, e se trascorrerai tutta la vita cercando di risolverlo, non dire che hai perso tempo, io studio questo mistero perché voglio essere uomo". Dalle pagine dostoevskiane emerge un uomo indefinibile, contraddittorio, straziato da forze contrastanti. Un uomo libero, originariamente libero, il cui cuore è fin troppo vasto, tanto da far coesistere l'ideale della Madonna con l'ideale di Sodoma. Un uomo in grado di contemplare entrambi gli abissi nel medesimo tempo: "l' abisso degli ideali più alti" e "l'abisso della caduta più vile e fetida".
Fëdor Michajlovič Dostoevskij: l'uomo e la contemplazione degli abissi
Chinellato, Veronica
2013/2014
Abstract
Dostoevskij fu tormentato dal problema dell'uomo - come scrisse al fratello Michail: "l'uomo è un mistero. Un mistero che bisogna risolvere, e se trascorrerai tutta la vita cercando di risolverlo, non dire che hai perso tempo, io studio questo mistero perché voglio essere uomo". Dalle pagine dostoevskiane emerge un uomo indefinibile, contraddittorio, straziato da forze contrastanti. Un uomo libero, originariamente libero, il cui cuore è fin troppo vasto, tanto da far coesistere l'ideale della Madonna con l'ideale di Sodoma. Un uomo in grado di contemplare entrambi gli abissi nel medesimo tempo: "l' abisso degli ideali più alti" e "l'abisso della caduta più vile e fetida".File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/3287