Oggetto del presente lavoro è l’indagine, all’interno del più generale processo di riforma, dell’introduzione degli strumenti di pianificazione, programmazione e controllo, e dell’implementazione di essi nella realtà pubblica. In particolare, l’attenzione si è posta sulle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura. In seguito alla descrizione sulla legislazione succedutasi a partire dagli anni Novanta, che ha imposto normativamente alla Pubblica Amministrazione un radicale rinnovamento, si è cercato di tracciare il contributo positivo che la Riforma Brunetta ha apportato alla gestione dell'organizzazione pubblica, evidenziandone i limiti operativi e burocratici e le possibilità di miglioramento. A tal fine, si sono analizzate e confrontate due realtà camerali, quella bolognese e quella modenese, mettendo in luce le eventuali differenze e analogie sull'applicazione di tali strumenti, in particolare sulla definizione degli obiettivi da raggiungere e sull'utilizzo degli indicatori per la misurazione dei risultati. Vengono infine offerte delle possibili soluzioni in termini di ottimizzazione della performance e degli spunti per proporre approfondimenti futuri sul tema.
La misurazione della performance. Le Camere di Commercio: i casi di Bologna e Modena.
Zatta, Stefania
2012/2013
Abstract
Oggetto del presente lavoro è l’indagine, all’interno del più generale processo di riforma, dell’introduzione degli strumenti di pianificazione, programmazione e controllo, e dell’implementazione di essi nella realtà pubblica. In particolare, l’attenzione si è posta sulle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura. In seguito alla descrizione sulla legislazione succedutasi a partire dagli anni Novanta, che ha imposto normativamente alla Pubblica Amministrazione un radicale rinnovamento, si è cercato di tracciare il contributo positivo che la Riforma Brunetta ha apportato alla gestione dell'organizzazione pubblica, evidenziandone i limiti operativi e burocratici e le possibilità di miglioramento. A tal fine, si sono analizzate e confrontate due realtà camerali, quella bolognese e quella modenese, mettendo in luce le eventuali differenze e analogie sull'applicazione di tali strumenti, in particolare sulla definizione degli obiettivi da raggiungere e sull'utilizzo degli indicatori per la misurazione dei risultati. Vengono infine offerte delle possibili soluzioni in termini di ottimizzazione della performance e degli spunti per proporre approfondimenti futuri sul tema.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/275