The Right-wing Politics of “Apology” to Korean Military “Comfort Women” since 1990s

This thesis examines the right-wing politics of “apology” to Korean military “Comfort Women” since the 1990s. It argues that Japan’s right-wing politicians have used this issue to promote nationalist agendas, shaping discourses of denial, justification, and revisionism. By analyzing government statements such as the 1993 Kono Statement and the 2015 Agreement, public controversies, and media representations, the thesis shows how apologies have often been retracted, undermined, or reframed to serve domestic political purposes rather than genuine reconciliation. This study highlights how these practices have deepened tensions between Japan and South Korea, while also influencing international perceptions of Japan’s wartime responsibility. It will also analyze how right-wing scholars in South Korea as well as internationally present themselves concerning the issue, attracting either critiques or allies.

Questa tesi esamina la politica di destra delle “scuse” rivolte alle Comfort Women dell’esercito coreano a partire dagli anni ’90. Sostiene che i politici di destra giapponesi abbiano utilizzato questa questione per promuovere agende nazionaliste, plasmando discorsi di negazione, giustificazione e revisionismo. Analizzando dichiarazioni governative come la Dichiarazione Kono del 1993 e l’Accordo del 2015, le controversie pubbliche e le rappresentazioni mediatiche, la tesi mostra come le scuse siano state spesso ritrattate, indebolite o riformulate per servire scopi politici interni piuttosto che una riconciliazione autentica. Questo studio mette in evidenza come tali pratiche abbiano approfondito le tensioni tra Giappone e Corea del Sud, influenzando al contempo le percezioni internazionali sulla responsabilità bellica del Giappone. Verrà inoltre analizzato come studiosi di destra in Corea del Sud e a livello internazionale si siano posizionati rispetto alla questione, attirando critiche oppure sostenitori.