Visualizzare il Perturbante: un’analisi del Gotico nel cinema coreano e nella filmografia di Lee Yong-Min

Gothic is the narrative style par excellence that explores themes such as the relationship with the Other and the monstrous, the return of the traumatic and the repressed, the Heimlich (the familiar) becoming the Unheimlich (the Uncanny). It is a cultural form of a flexible and adaptable nature, characterized by visions that enjoy a shifting mystery, diversified according to the spaces and times they inhabit. Through the support of the theory of the Globalgothic, which sees the Gothic as a cultural form which is extremely susceptible to global cultural flows, some of the characteristics of the East Asian Gothic will be defined, such as the views of the monstrous and the spiritual in East Asian folklore and how they are reflected onto contemporary visual and literary media. Within this regional scope, the focus will be narrowed on South Korea and its interpretations of the Gothic, primarily in the cinematic sphere, tracing recurring themes and key points in the film and narrative productions. My analysis will focus in detail on the cinematic productions of Lee Yong-Min, the very first director of the horror genre in South Korea, active during the most interesting and revolutionary era of Korean cinema, the 1960s.

Il Gotico è lo stile narrativo che, per antonomasia, si fa carico di esplorare temi come il rapporto con l’Altro e il mostruoso, il ritorno del traumatico, l’Heimlich (il familiare) che diventa Unheimlich (il perturbante). È una forma culturale di natura plastica e adattabile, caratterizzata da visioni che godono di un mistero cangiante, diversificati secondo gli spazi e i tempi che popolano. Attraverso il supporto della teoria del globalgothic, che definisce il Gotico come estremamente suscettibile ai flussi culturali globali, si tracceranno le caratteristiche di una delle molteplici declinazioni del Gotico, l’East Asian Gothic, e del suo folklore transnazionale che anima le narrazioni del perturbante nelle regioni dell’Asia Orientale. Nell’ambito di questa regionalità, si restringe lo sguardo sulla Corea e sulle proprie interpretazioni del Gotico, principalmente in ambito cinematografico, tracciando temi ricorrenti e punti chiave nella produzione filmica e narrativa del Gotico in Corea del Sud. In particolare, la mia analisi verterà sulle produzioni cinematografiche di Lee Yong-Min, uno dei primissimi registi del mostruoso in Corea del Sud attivo nell’epoca più interessante e rivoluzionaria del cinema coreano, gli anni ’60.