L’amicizia come virtù. Una lettura tomista

Il presente lavoro intende esplorare il tema dell’amicizia nella sua declinazione etica, considerandola in stretta connessione con il concetto di virtù. Nella prima parte saranno analizzate le opere che, nel pensiero antico, hanno maggiormente messo in luce tale legame: il Liside di Platone, l’Etica Nicomachea di Aristotele e il De amicitia di Cicerone. Seguirà l’approfondimento del contributo di Tommaso d’Aquino, che arricchisce la riflessione classica introducendo categorie quali la caritas e la beatitudo. Con Tommaso si giunge così al cuore del problema filosofico che orienta questa ricerca: l’amicizia appare come una virtù peculiare, poiché è l’unica che non può essere coltivata individualmente, ma richiede la presenza di almeno un altro da sé. Questo tratto distintivo solleva una serie di questioni che saranno sviluppate nella terza parte del lavoro, dedicata alla possibilità dell’amicizia che la creatura può domandare al suo Creatore.