La tesi esamina la Direttiva (UE) 2025/1 (IRRD), il nuovo quadro europeo pensato per prevenire e gestire le crisi delle imprese assicurative. L’analisi si sviluppa a partire dal contesto successivo alla crisi finanziaria del 2008 e dalle difficoltà emerse in recenti casi di crisi assicurative, che hanno messo in luce la mancanza di strumenti specifici a livello europeo. L’obiettivo è valutare se la direttiva riesca a garantire una gestione efficace delle crisi, garantendo stabilità nel settore assicurativo. Il lavoro ricostruisce i principi cardine dell’IRRD, come l’interesse pubblico, la proporzionalità e la tutela dei contraenti, e ne approfondisce le principali innovazioni. Tra queste troviamo i piani di risanamento, di risoluzione e specifici strumenti di risoluzione. Dal confronto con la normativa bancaria emerge una logica comune, ma anche la necessità di adattare le soluzioni alle specificità del settore assicurativo. La direttiva si colloca così come complemento essenziale di Solvency II, introducendo un approccio ex ante che punta sulla preparazione delle imprese e sul coordinamento delle autorità nazionali sotto la guida di EIOPA. La conclusione a cui si giunge è che l’efficacia della IRRD dipenderà dalla concreta qualità dei piani predisposti e dalla capacità degli Stati membri di applicare in modo coerente e convergente il nuovo impianto normativo. Ad ogni modo, la direttiva segna un concreto passo avanti rispetto alla disciplina precedente.

La Direttiva 2025/1 (IRRD): un nuovo quadro europeo per la gestione delle crisi assicurative. Profili normativi e confronto con la direttiva BRRD.

CARATTI, SARA
2024/2025

Abstract

La tesi esamina la Direttiva (UE) 2025/1 (IRRD), il nuovo quadro europeo pensato per prevenire e gestire le crisi delle imprese assicurative. L’analisi si sviluppa a partire dal contesto successivo alla crisi finanziaria del 2008 e dalle difficoltà emerse in recenti casi di crisi assicurative, che hanno messo in luce la mancanza di strumenti specifici a livello europeo. L’obiettivo è valutare se la direttiva riesca a garantire una gestione efficace delle crisi, garantendo stabilità nel settore assicurativo. Il lavoro ricostruisce i principi cardine dell’IRRD, come l’interesse pubblico, la proporzionalità e la tutela dei contraenti, e ne approfondisce le principali innovazioni. Tra queste troviamo i piani di risanamento, di risoluzione e specifici strumenti di risoluzione. Dal confronto con la normativa bancaria emerge una logica comune, ma anche la necessità di adattare le soluzioni alle specificità del settore assicurativo. La direttiva si colloca così come complemento essenziale di Solvency II, introducendo un approccio ex ante che punta sulla preparazione delle imprese e sul coordinamento delle autorità nazionali sotto la guida di EIOPA. La conclusione a cui si giunge è che l’efficacia della IRRD dipenderà dalla concreta qualità dei piani predisposti e dalla capacità degli Stati membri di applicare in modo coerente e convergente il nuovo impianto normativo. Ad ogni modo, la direttiva segna un concreto passo avanti rispetto alla disciplina precedente.
2024
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/27125