Il progetto indaga il tempo dello scarto archivistico in ambiente digitale confrontando i principi normativi e teorici con la concreta applicazione da parte degli enti pubblici italiani. Dopo aver delineato il quadro normativo in materia di scarto archivistico, con particolare attenzione al DPR 445/2000, al codice dell’Amministrazione Digitale e alle Linee guida AgID, la ricerca approfondisce gli strumenti operativi che governano le attività di selezione e scarto nel ciclo di vita del documento, come: il titolario di classificazione, il protocollo informatico, il repertorio dei fascicoli, il piano di fascicolazione e il piano di conservazione. Lo studio di concentra sull’evoluzione dal massimario di scarto al piano di conservazione, mettendo in luce come quest’ultimo, una volta integrato con il piano di conservazione e fascicolazione rappresenti lo strumento migliore per gestire la selezione e lo scarto all’interno del contesto digitale. La seconda parte del progetto sviluppa un’analisi comparativa di sei piani di conservazione adottati da vari enti pubblici italiani (Provincia di Cremona, Ministero dell’Istruzione e del Merito, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Ministero dell’Università e della Ricerca, Regione Autonoma della Sardegna), mettendo a confronto le differenti strutture e evidenziando le ricorrenti criticità presenti nei piani.
Lo scarto archivistico digitale: principi, strumenti e criticità applicative nei piani di conservazione
PELOSO, MARGHERITA
2024/2025
Abstract
Il progetto indaga il tempo dello scarto archivistico in ambiente digitale confrontando i principi normativi e teorici con la concreta applicazione da parte degli enti pubblici italiani. Dopo aver delineato il quadro normativo in materia di scarto archivistico, con particolare attenzione al DPR 445/2000, al codice dell’Amministrazione Digitale e alle Linee guida AgID, la ricerca approfondisce gli strumenti operativi che governano le attività di selezione e scarto nel ciclo di vita del documento, come: il titolario di classificazione, il protocollo informatico, il repertorio dei fascicoli, il piano di fascicolazione e il piano di conservazione. Lo studio di concentra sull’evoluzione dal massimario di scarto al piano di conservazione, mettendo in luce come quest’ultimo, una volta integrato con il piano di conservazione e fascicolazione rappresenti lo strumento migliore per gestire la selezione e lo scarto all’interno del contesto digitale. La seconda parte del progetto sviluppa un’analisi comparativa di sei piani di conservazione adottati da vari enti pubblici italiani (Provincia di Cremona, Ministero dell’Istruzione e del Merito, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, Ministero dell’Università e della Ricerca, Regione Autonoma della Sardegna), mettendo a confronto le differenti strutture e evidenziando le ricorrenti criticità presenti nei piani.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/27084