Il settore vitivinicolo italiano, si trova oggi di fronte a una sfida cruciale: integrare l’innovazione tecnologica senza snaturare la propria tradizione. In questo contesto, l’intelligenza artificiale (IA) emerge come strumento chiave per migliorare efficienza, sostenibilità e competitività. Il presente lavoro analizza l’applicazione dell’IA nel comparto vinicolo italiano, partendo da una panoramica sul settore, sulle principali tendenze di consumo e sulle nuove strategie di marketing digitale. Successivamente, vengono approfonditi i diversi ambiti di utilizzo dell’IA, dalla gestione agronomica e produttiva alla comunicazione e all’enoturismo, evidenziandone opportunità e criticità. La ricerca empirica si basa su sette casi studio di aziende e startup italiane che hanno introdotto soluzioni di IA nelle proprie attività (Colli della Murgia, Enrico Crola, Orobix, Tua Rita, Tellywine, Terroir from Space, xFarm). Attraverso interviste semi-strutturate e l’analisi qualitativa secondo il metodo Gioia, sono state individuate tre dimensioni principali: le motivazioni all’adozione dell’IA (innovazione, efficienza operativa, differenziazione e accessibilità), le barriere incontrate (limiti tecnologici, costi elevati, resistenze culturali, vincoli normativi) e il ruolo delle influenze esterne (partnership tecnologiche e co-creazione). I risultati mostrano come l’adozione dell’IA nel vino sia ancora agli albori, ma con un potenziale trasformativo rilevante: può rendere più oggettiva la valutazione agronomica, ridurre sprechi e costi, migliorare la qualità delle decisioni e, al contempo, arricchire l’esperienza del consumatore attraverso strumenti digitali innovativi. Tuttavia, per una diffusione più ampia, risulta essenziale superare le barriere economiche e culturali e favorire collaborazioni tra cantine, fornitori tecnologici e istituzioni. La tesi contribuisce così a colmare un vuoto nella letteratura, offrendo una prima panoramica delle esperienze italiane in tema di IA e vino, e fornendo spunti operativi per le PMI vitivinicole interessate ad avviare processi di digitalizzazione.

Vino e intelligenza artificiale: La nuova frontiera dell’innovazione nelle cantine italiane

DE ROSSI, MARTINA
2024/2025

Abstract

Il settore vitivinicolo italiano, si trova oggi di fronte a una sfida cruciale: integrare l’innovazione tecnologica senza snaturare la propria tradizione. In questo contesto, l’intelligenza artificiale (IA) emerge come strumento chiave per migliorare efficienza, sostenibilità e competitività. Il presente lavoro analizza l’applicazione dell’IA nel comparto vinicolo italiano, partendo da una panoramica sul settore, sulle principali tendenze di consumo e sulle nuove strategie di marketing digitale. Successivamente, vengono approfonditi i diversi ambiti di utilizzo dell’IA, dalla gestione agronomica e produttiva alla comunicazione e all’enoturismo, evidenziandone opportunità e criticità. La ricerca empirica si basa su sette casi studio di aziende e startup italiane che hanno introdotto soluzioni di IA nelle proprie attività (Colli della Murgia, Enrico Crola, Orobix, Tua Rita, Tellywine, Terroir from Space, xFarm). Attraverso interviste semi-strutturate e l’analisi qualitativa secondo il metodo Gioia, sono state individuate tre dimensioni principali: le motivazioni all’adozione dell’IA (innovazione, efficienza operativa, differenziazione e accessibilità), le barriere incontrate (limiti tecnologici, costi elevati, resistenze culturali, vincoli normativi) e il ruolo delle influenze esterne (partnership tecnologiche e co-creazione). I risultati mostrano come l’adozione dell’IA nel vino sia ancora agli albori, ma con un potenziale trasformativo rilevante: può rendere più oggettiva la valutazione agronomica, ridurre sprechi e costi, migliorare la qualità delle decisioni e, al contempo, arricchire l’esperienza del consumatore attraverso strumenti digitali innovativi. Tuttavia, per una diffusione più ampia, risulta essenziale superare le barriere economiche e culturali e favorire collaborazioni tra cantine, fornitori tecnologici e istituzioni. La tesi contribuisce così a colmare un vuoto nella letteratura, offrendo una prima panoramica delle esperienze italiane in tema di IA e vino, e fornendo spunti operativi per le PMI vitivinicole interessate ad avviare processi di digitalizzazione.
2024
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