L’affido familiare e le dinamiche psico-sociali dell’esperienza: un tratto di strada comune per promuovere il benessere dei minori.

My study is presented as a work of bibliographic study, but also of qualitative research regarding the measure of temporary protection of family custody and the impact that the latter has in the psycho-physical well-being of minors.. Beyond the extensive review carried out of the current literature related to this particular branch of Social Work, in order to deepen and grasp the negative and positive aspects of this reality, I considered it important to carry out semi-structured interviews. I therefore took the opportunity to delve deeper into the topic and collect real life testimonies from various subjects directly involved in the world of family foster care: foster families, children who have experienced foster care, social workers who work in this area. The operational methodology used allowed me to listen to different points of view, experiences and life stories, capturing the particular nuances and most interesting aspects of each personality. I therefore had the opportunity to investigate the causes, the multiple aspects of reality and the unique characteristics of each situation. At the same time, this allowed me to learn the mechanisms beneath each action and go deeper; it guaranteed me coverage of all semantic areas, reaching the condition of cognitive saturation with respect to the data collected. Several aspects and dynamics collected through interviews and then supported by current literature have been established, on the contrary still others have been questioned and re-evaluated.. Starting from a historical-legislative summary on family custody, the work proceeds by specifically analyzing the impact of the custody measure on the psycho-physical well-being of children, their reactions to such life situations, the positive and negative aspects of development of resilience in small subjects; finally, everything is explored in depth with semi-structure interviews.

Il mio studio si presenta come un lavoro di approfondimento bibliografico, ma anche di ricerca qualitativa in merito alla misura di protezione temporanea dell’affido familiare e l’impatto che quest’ultima ha nel benessere psico-fisico dei minori. Aldilà dell’ampia revisione effettuata della letteratura vigente relativa a questa determinata branca del Servizio Sociale, al fine di approfondire e cogliere gli aspetti negativi e positivi di questa realtà, ho ritenuto importante svolgere delle interviste semi-strutturate. Ho quindi colto l’occasione di approfondire la tematica e raccogliere testimonianze di vita vera da parte di diversi soggetti coinvolti direttamente nel mondo dell’affido familiare: famiglie affidatari, ragazzi che hanno vissuto l’affido, operatori sociali che operano in questo ambito. La metodologia operativa utilizzata mi ha permesso di ascoltare i punti di vista, le esperienze e le storie di vita diverse tra di loro, cogliendo le sfumature particolari e gli aspetti più interessanti di ogni personalità. Ho quindi avuto modo di indagare le cause, i molteplici aspetti della realtà e le caratteristiche uniche di ogni situazione. Al contempo, ciò mi ha permesso di apprendere i meccanismi al di sotto di ogni azione ed andare in profondità; mi ha garantito la copertura di tutti gli ambiti semantici, giungendo alla condizione di saturazione cognitiva rispetto ai dati raccolti. Parecchi aspetti e dinamiche raccolte tramite le interviste e poi confortati con la letteratura vigente sono stati assodati, al contrario altri ancora sono stati messi in discussione e ri- valutati. Partendo da un riassunto storico-legislativo sull’affido familiare, il lavoro procede analizzando nello specifico l’impatto della misura di affido nel benessere psico-fisico dei bambini, le loro reazioni di fronte a tali situazioni di vita, gli aspetti positivi e negativi dello sviluppo di resilienza nei piccoli soggetti; infine, il tutto è approfondito con delle interviste semi-strutturate ai protagonisti di questa realtà.