Nel presente lavoro di tesi sono stati sintetizzati nuovi catalizzatori eterogenei a basso contenuto di metallo a base di palladio (Pd) e di rodio (Rh): Pd/Al2O3 (0.24%), Pd/TiO2 (0.18%), Pd/ZrO2 (0.21%), Pd/SiO2 (0.37%), Rh/Al2O3 (0.18%) e Rh/TiO2 (0.15%). La loro preparazione ha seguito un metodo one-pot, precedentemente sviluppato nel gruppo di ricerca in cui è stato svolto questo lavoro, partendo dal cloruro metallico come precursore del catalizzatore supportato, con una metodica che non prevede i tradizionali processi di calcinazione e di attivazione della fase metallica. I catalizzatori sono stati analizzati con AES per determinare il contenuto di metallo, mentre la loro struttura è stata indagata mediante miscroscopia elettronica. Tutti i catalizzatori sono stati testati in prove di idrogenazione su substrati modello contenenti legami insaturi C=C e/o C=O, quali la (E)-cinnamaldeide e l’acido levulinico, precursori di composti della chimica fine. Alcuni dei sistemi catalitici sviluppati si sono dimostrati molto attivi e selettivi anche in condizioni di reazione blande (20-80°C e 1-20 atm di H2) ed hanno mantenuto l’attività anche in prove di riciclo, con prestazioni superiori a catalizzatori commerciali aventi un contenuto di metallo maggiore.

Sintesi e applicazione di catalizzatori eterogenei a basso contenuto di palladio e di rodio per reazioni di idrogenazione

SCARPA, LUDOVICO
2024/2025

Abstract

Nel presente lavoro di tesi sono stati sintetizzati nuovi catalizzatori eterogenei a basso contenuto di metallo a base di palladio (Pd) e di rodio (Rh): Pd/Al2O3 (0.24%), Pd/TiO2 (0.18%), Pd/ZrO2 (0.21%), Pd/SiO2 (0.37%), Rh/Al2O3 (0.18%) e Rh/TiO2 (0.15%). La loro preparazione ha seguito un metodo one-pot, precedentemente sviluppato nel gruppo di ricerca in cui è stato svolto questo lavoro, partendo dal cloruro metallico come precursore del catalizzatore supportato, con una metodica che non prevede i tradizionali processi di calcinazione e di attivazione della fase metallica. I catalizzatori sono stati analizzati con AES per determinare il contenuto di metallo, mentre la loro struttura è stata indagata mediante miscroscopia elettronica. Tutti i catalizzatori sono stati testati in prove di idrogenazione su substrati modello contenenti legami insaturi C=C e/o C=O, quali la (E)-cinnamaldeide e l’acido levulinico, precursori di composti della chimica fine. Alcuni dei sistemi catalitici sviluppati si sono dimostrati molto attivi e selettivi anche in condizioni di reazione blande (20-80°C e 1-20 atm di H2) ed hanno mantenuto l’attività anche in prove di riciclo, con prestazioni superiori a catalizzatori commerciali aventi un contenuto di metallo maggiore.
2024
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