Lo span di memoria a breve termine nella popolazione udente, sorda e CODA - Proposta di ampliamento della ricerca di Geraci et al. (2008)

This thesis analyzes short-term memory span in hearing, deaf, and CODA (Children of Deaf Adults) populations, with the aim of expanding and deepening the findings of Geraci et al. (2008). Previous research has consistently documented differences between hearing and deaf participants across various linguistic contexts; however, the CODA population remains largely underexplored, despite its unique bilingual and bimodal competence. The work is organized into three main sections. The first presents theoretical models of memory and their relationship with language; the second reviews studies conducted on hearing, deaf, and CODA participants, with particular attention to the factors influencing span (type of stimuli, linguistic variables, recall modality); the third introduces an experimental case study involving 20 participants (10 hearing, 5 deaf, and 5 CODA). The experiment, based on an adapted version of the Digit Span task in Italian and in LIS, and implemented through the Gorilla Experiment platform, included sequences of words and signs designed to minimize confounding factors (phonological similarity, semantic similarity, word length effect). The expected results aim to verify whether CODAs align with hearing participants in the Italian task and with deaf participants in the LIS task, or whether they display distinct patterns, revealing greater cognitive flexibility. This research therefore seeks to extend the project initiated by Geraci et al. (2008), not only by confirming previous results but also by introducing new hypotheses specifically focused on the CODA population.

La presente tesi analizza lo span di memoria a breve termine nelle popolazioni udente, sorda e CODA (Children of Deaf Adults), con l’obiettivo di ampliare e approfondire i risultati di Geraci et al. (2008). La ricerca condotta fino ad oggi ha documentato in modo consistente le differenze tra udenti e sordi in diversi contesti linguistici; tuttavia, la popolazione CODA rimane ancora poco indagata, nonostante la sua peculiare competenza bilingue e bimodale. Il lavoro si articola in tre parti principali. La prima presenta i modelli teorici della memoria e i legami con il linguaggio; la seconda esamina studi condotti su udenti, sordi e CODA, con particolare attenzione ai fattori che influenzano lo span (tipologia di stimoli, variabili linguistiche, modalità di richiamo); la terza propone un caso di studio sperimentale condotto su 20 partecipanti (10 udenti, 5 sordi e 5 CODA).L’esperimento, basato su una versione del Digit Span adattata in italiano e in LIS e implementato tramite la piattaforma Gorilla Experiment, ha previsto sequenze di parole e segni costruite per ridurre l’influenza di fattori confondenti (somiglianza fonologica, somiglianza semantica, word length effect). I risultati attesi mirano a verificare se i CODA si avvicinino agli udenti nel test in italiano e ai sordi nel test in LIS, oppure se mostrino pattern distinti, rivelando una maggiore flessibilità cognitiva. La ricerca si propone dunque di ampliare il progetto avviato da Geraci et al. (2008), non solo confermando i risultati già ottenuti, ma anche introducendo nuove ipotesi specifiche sulla popolazione CODA.