La tesi analizza il ruolo dei rischi ESG nella sostenibilità aziendale verificando come essi vengono identificati, valutati e comunicati dalle organizzazioni. L'analisi si è svolta su tre prospettive: normativa, teorica ed empirica. Dal punti di vista normativo, vengono approfondite la Direttiva 2014/95/UE (NFRD), la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e i principali standard di riferimento (GRI, ESRS, IFRS, SASB, TCFD, CDP), mettendo in luce, da un lato, una solida presenza di basi regolamentari ma, dall'altro, la scarsa comparabilità internazionale. L’analisi della letteratura mostra come i rischi ESG non costituiscano una categoria autonoma, ma siano trasversali a tutte le dimensioni della sostenibilità, incidendo direttamente sulla performance economico-finanziaria e sulla fiducia degli stakeholder. L’indagine empirica, condotta sugli Annual report di 31 imprese europee del settore energetico (2018-2022), evidenzia progressi nella trasparenza e nell’allineamento agli standard internazionali, ma sono anche presenti dei limiti in termine di dettaglio e prospettiva temporale, con informazioni spesso generiche e orientate al breve termine. Le conclusioni sottolineano come i rischi ESG devono essere considerati come fattori strategici per la resilienza aziendale e per la creazione di valore di lungo periodo. Tuttavia, la loro piena valorizzazione richiede un' armonizzazione normativa a livello mondiale così da favorire una rendicontazione più precisa e comparabile.

Comunicare i rischi ESG nella sostenibilità aziendale: riferimenti normativi, prospettive teoriche e riscontri empirici

SIMONETTO, MARTA
2024/2025

Abstract

La tesi analizza il ruolo dei rischi ESG nella sostenibilità aziendale verificando come essi vengono identificati, valutati e comunicati dalle organizzazioni. L'analisi si è svolta su tre prospettive: normativa, teorica ed empirica. Dal punti di vista normativo, vengono approfondite la Direttiva 2014/95/UE (NFRD), la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e i principali standard di riferimento (GRI, ESRS, IFRS, SASB, TCFD, CDP), mettendo in luce, da un lato, una solida presenza di basi regolamentari ma, dall'altro, la scarsa comparabilità internazionale. L’analisi della letteratura mostra come i rischi ESG non costituiscano una categoria autonoma, ma siano trasversali a tutte le dimensioni della sostenibilità, incidendo direttamente sulla performance economico-finanziaria e sulla fiducia degli stakeholder. L’indagine empirica, condotta sugli Annual report di 31 imprese europee del settore energetico (2018-2022), evidenzia progressi nella trasparenza e nell’allineamento agli standard internazionali, ma sono anche presenti dei limiti in termine di dettaglio e prospettiva temporale, con informazioni spesso generiche e orientate al breve termine. Le conclusioni sottolineano come i rischi ESG devono essere considerati come fattori strategici per la resilienza aziendale e per la creazione di valore di lungo periodo. Tuttavia, la loro piena valorizzazione richiede un' armonizzazione normativa a livello mondiale così da favorire una rendicontazione più precisa e comparabile.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/26724