Il benessere organizzativo e i diritti dei lavoratori: Sinergie e tendenze per rispondere ai cambiamenti in atto

I profondi mutamenti nel panorama economico, sociale e tecnologico hanno portato a una ridefinizione del mondo del lavoro e dei processi produttivi: l’impatto sul capitale umano e sulla produttività aziendale è considerevole e le nuove sfide in materia di salute e sicurezza sul lavoro necessitano di urgenti misure. Il tema del “benessere organizzativo” si inserisce prepotentemente nel dibattito attuale ed è argomento di attenzione e normativa anche in Italia. Con questo concetto si intende la capacità dell’organizzazione di promuovere e mantenere il benessere fisico, psicologico e sociale dei lavoratori. L'attuale contesto socioculturale e valoriale è profondamente diverso dal passato: il lavoro è una delle tante attività che caratterizzano la quotidianità di un individuo e come tale deve concorrere alla costruzione del suo benessere soggettivo e alla sua autorealizzazione. Per far fronte ai nuovi e crescenti bisogni degli individui è aumentato l'apporto dei canali di risposta integrativi rispetto a quelli pubblici: la sfera del welfare oggi si configura come un diamante a quattro punte dove, accanto allo Stato Sociale, altri soggetti fondamentali, quali soprattutto il mercato e le aziende, contribuiscono attivamente al benessere delle persone. Questo elaborato di tesi cerca di spiegare le ragioni per cui il tema del benessere organizzativo si sta diffondendo, analizzando il contesto normativo e socioculturale entro cui si sta sviluppando e comprendendo le dimensioni che lo compongono. Le istituzioni e i soggetti del mondo del lavoro sono chiamati a prevedere interventi concreti volti a favorire un miglioramento delle condizioni lavorative: a questo proposito sarà approfondita la questione della conciliazione vita-lavoro.