La tesi analizza il ruolo dell’innovazione tecnologica nel settore della difesa, con particolare attenzione alle tecnologie emergenti e dual-use, ovvero quelle applicabili sia in ambito civile che militare. In un contesto geopolitico globale sempre più instabile, caratterizzato da competizione tra grandi potenze, minacce ibride e digitalizzazione del conflitto, l’innovazione tecnologica diventa un asset strategico per la sicurezza nazionale. Il lavoro si apre con una panoramica sul concetto di Deep Tech, definito come la quarta ondata dell’innovazione, fondata su scoperte scientifiche radicali e applicazioni complesse. Queste tecnologie, difficili da replicare e spesso protette da brevetti, sono fondamentali per affrontare sfide globali come il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare e la difesa. Un focus centrale è dedicato alle tecnologie dual-use, come l’intelligenza artificiale, i semiconduttori avanzati e la fotonica, che stanno ridefinendo il campo di battaglia moderno. La loro ambiguità d’uso rende difficile la regolamentazione internazionale e alimenta la corsa agli armamenti tecnologici. Il caso di Israele rappresenta un modello avanzato di integrazione tra innovazione e difesa. Programmi come Talpiot e Unit 8200 selezionano giovani talenti e li formano per sviluppare soluzioni tecnologiche all’avanguardia. L’ecosistema israeliano, sostenuto da incubatori come Incubit Ventures e dall’Israel Innovation Authority, favorisce la crescita di start-up deep tech con applicazioni militari e civili. L’uso dell’IA in operazioni militari, come nei sistemi “Lavender” e “Gospel”, solleva questioni etiche e legali, ma dimostra l’efficacia dell’automazione nel contesto bellico. Il caso dell’Italia mostra un sistema in evoluzione. Sebbene esistano competenze industriali e accademiche, l’ecosistema dell’innovazione è frammentato. Tuttavia, iniziative recenti come la creazione del Comando Operazioni in Rete (COR) e del Comando Operazioni Spaziali (COS) indicano una crescente attenzione verso i domini emergenti. Le start-up italiane Exein (cybersecurity embedded) ed Ephos (chip fotonici) rappresentano esempi virtuosi di innovazione dual-use, con applicazioni in ambito civile e militare e riconoscimenti da enti come NATO DIANA. La cooperazione bilaterale tra Italia e Israele ha favorito progetti congiunti in ambiti strategici, ma presenta criticità legate alla trasparenza e alla gestione etica delle tecnologie. La tesi propone un modello italiano di ecosistema dual-use, basato su riforme normative, finanziamenti pubblici e privati, poli regionali di innovazione, formazione specialistica e governance trasparente. In conclusione, l’innovazione tecnologica nel settore della difesa non è solo una questione tecnica, ma riflette scelte politiche, valori democratici e capacità istituzionali. L’Italia, se saprà costruire un ecosistema coerente e inclusivo, potrà rafforzare la propria sicurezza e contribuire alla resilienza tecnologica dell’Europa.
Strategic Innovation in the Defence Sector: A Comparative Perspective on Israel and Italy within the European Dual-Use Framework
CROZZOLI, MATTEO
2024/2025
Abstract
La tesi analizza il ruolo dell’innovazione tecnologica nel settore della difesa, con particolare attenzione alle tecnologie emergenti e dual-use, ovvero quelle applicabili sia in ambito civile che militare. In un contesto geopolitico globale sempre più instabile, caratterizzato da competizione tra grandi potenze, minacce ibride e digitalizzazione del conflitto, l’innovazione tecnologica diventa un asset strategico per la sicurezza nazionale. Il lavoro si apre con una panoramica sul concetto di Deep Tech, definito come la quarta ondata dell’innovazione, fondata su scoperte scientifiche radicali e applicazioni complesse. Queste tecnologie, difficili da replicare e spesso protette da brevetti, sono fondamentali per affrontare sfide globali come il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare e la difesa. Un focus centrale è dedicato alle tecnologie dual-use, come l’intelligenza artificiale, i semiconduttori avanzati e la fotonica, che stanno ridefinendo il campo di battaglia moderno. La loro ambiguità d’uso rende difficile la regolamentazione internazionale e alimenta la corsa agli armamenti tecnologici. Il caso di Israele rappresenta un modello avanzato di integrazione tra innovazione e difesa. Programmi come Talpiot e Unit 8200 selezionano giovani talenti e li formano per sviluppare soluzioni tecnologiche all’avanguardia. L’ecosistema israeliano, sostenuto da incubatori come Incubit Ventures e dall’Israel Innovation Authority, favorisce la crescita di start-up deep tech con applicazioni militari e civili. L’uso dell’IA in operazioni militari, come nei sistemi “Lavender” e “Gospel”, solleva questioni etiche e legali, ma dimostra l’efficacia dell’automazione nel contesto bellico. Il caso dell’Italia mostra un sistema in evoluzione. Sebbene esistano competenze industriali e accademiche, l’ecosistema dell’innovazione è frammentato. Tuttavia, iniziative recenti come la creazione del Comando Operazioni in Rete (COR) e del Comando Operazioni Spaziali (COS) indicano una crescente attenzione verso i domini emergenti. Le start-up italiane Exein (cybersecurity embedded) ed Ephos (chip fotonici) rappresentano esempi virtuosi di innovazione dual-use, con applicazioni in ambito civile e militare e riconoscimenti da enti come NATO DIANA. La cooperazione bilaterale tra Italia e Israele ha favorito progetti congiunti in ambiti strategici, ma presenta criticità legate alla trasparenza e alla gestione etica delle tecnologie. La tesi propone un modello italiano di ecosistema dual-use, basato su riforme normative, finanziamenti pubblici e privati, poli regionali di innovazione, formazione specialistica e governance trasparente. In conclusione, l’innovazione tecnologica nel settore della difesa non è solo una questione tecnica, ma riflette scelte politiche, valori democratici e capacità istituzionali. L’Italia, se saprà costruire un ecosistema coerente e inclusivo, potrà rafforzare la propria sicurezza e contribuire alla resilienza tecnologica dell’Europa.| File | Dimensione | Formato | |
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