The profit’s logics and the globalization in the present day stand in stark contrast to Muslim dictates that support benevolence and respect towards animals. The Qur'ān, the Sunna and the Sharīʿa ascribe dignity and nobility to nonhuman beings, making explicit their key role within creation and the dignified treatment given to them both during the process of consuming their flesh and in the domestic context. Through an exegetical reading, this thesis illustrates how the sacred scriptures should be interpreted in a theocentric rather than anthropocentric way, as opposed to the attitude that human beings have taken toward other creatures throughout history, emphasizing the discrepancy between religious theory and the concrete absence of jurisdictions that preserve animals. The supremacy of humans over nonhuman beings is evident in multiple fields, including the ḥalāl meat’s business and livestock trading. The ḥalāl market sector is characterized by profit-driven logics that perpetuate fraudulent events and abuse of animals globally in favor of the application of cheaper but unethical industrial techniques implemented by the absence of a worldwide ḥalāl standard that monitors health and hygiene throughout the supply chain in concordance with Muslim dictates. On the other hand, the livestock trading sector, specifically of camels in Somalia and hawks and Arabian horses in Qatar, is characterized by economic objectification of the aforementioned animals, which are victims of a speculative and sometimes smuggling supply chain that has transformed them from animals considered noble in sacred scriptures to lucrative objects and emblems of luxury. Through a combination of bibliographic sources, economic data, and qualitative interviews conducted in Doha, the research illustrates the animals’ mistreatment in the Muslim context in contradiction to the ethical tenets of Islam, highlighting how such abuses occur worldwide by fostering a true instrumentalization of religion, as in the case of non-Muslim countries' strategic use of ḥalāl certification to reap greater profits. The study concludes with a proposal to strengthen international regulatory standards and stricter control tools so that the global animal trade can develop consistently with religious principles and ethics truly oriented toward respect for living beings.

Le logiche di profitto e la globalizzazione, ai giorni d’oggi, si pongono in netto contrasto con i dettami musulmani a favore della benevolenza e del rispetto nei confronti degli animali. Il Corano, la Sunna e la Sharīʿa attribuiscono dignità e nobiltà agli esseri non umani, esplicitando il loro ruolo chiave all’interno del creato e il trattamento dignitoso ad essi riservato sia durante il processo di consumazione della loro carne, sia nel contesto domestico. Attraverso una lettura esegetica, il presente elaborato illustra come le scritture sacre debbano essere interpretate in chiave teocentrica e non antropocentrica, al contrario dell’atteggiamento che l’essere umano ha assunto nei confronti delle altre creature nella storia, sottolineando la discrepanza tra la teoria religiosa e la concreta assenza di giurisdizioni che preservino di animali. La supremazia dell’uomo sugli esseri non umani è evidente in molteplici settori, tra cui quelli del commercio della carne ḥalāl e del livestock trading. Il settore del mercato ḥalāl è caratterizzato da logiche di profitto che perpetuano episodi fraudolenti e abusi nei confronti degli animali a livello globale. Questi ultimi sono dovuti dalla diffusione di tecniche industriali più economiche ma poco etiche, le quali sono implementate dall’assenza di uno standard ḥalāl mondiale che monitori la salute e l’igiene nell’intera filiera in concordanza con i dettami musulmani. Il settore del livestock trading, nello specifico di cammelli in Somalia e falchi e cavalli arabi in Qatar, è invece caratterizzato dall’ oggettificazione economica di suddetti animali, i quali sono vittime di una filiera speculativa e talvolta di contrabbando, che li ha trasformati da creature considerate nobili nelle scritture sacre a oggetti lucrativi ed emblemi di lusso. Attraverso una combinazione di fonti bibliografiche, dati economici e interviste qualitative effettuate a Doha, la ricerca illustra i maltrattamenti subiti dagli animali nel contesto musulmano in contraddizione con i principi etici dell’Islam, evidenziando come suddetti abusi avvengano in tutto il mondo favorendo la strumentalizzazione della religione, come nel caso dell’utilizzo strategico da parte dei paesi non musulmani della certificazione ḥalāl per trarre maggiori profitti. Lo studio si conclude con la proposta di rafforzare standard normativi internazionali e strumenti di controllo più rigorosi, affinché il commercio animale a livello globale possa svilupparsi in coerenza con i principi religiosi e con un’etica realmente orientata al rispetto degli esseri viventi.

Il mercato della carne ḥalāl e il livestock trading: contraddizione tra etica islamica e logiche di profitto

PETRALITO, GIORDANA
2024/2025

Abstract

The profit’s logics and the globalization in the present day stand in stark contrast to Muslim dictates that support benevolence and respect towards animals. The Qur'ān, the Sunna and the Sharīʿa ascribe dignity and nobility to nonhuman beings, making explicit their key role within creation and the dignified treatment given to them both during the process of consuming their flesh and in the domestic context. Through an exegetical reading, this thesis illustrates how the sacred scriptures should be interpreted in a theocentric rather than anthropocentric way, as opposed to the attitude that human beings have taken toward other creatures throughout history, emphasizing the discrepancy between religious theory and the concrete absence of jurisdictions that preserve animals. The supremacy of humans over nonhuman beings is evident in multiple fields, including the ḥalāl meat’s business and livestock trading. The ḥalāl market sector is characterized by profit-driven logics that perpetuate fraudulent events and abuse of animals globally in favor of the application of cheaper but unethical industrial techniques implemented by the absence of a worldwide ḥalāl standard that monitors health and hygiene throughout the supply chain in concordance with Muslim dictates. On the other hand, the livestock trading sector, specifically of camels in Somalia and hawks and Arabian horses in Qatar, is characterized by economic objectification of the aforementioned animals, which are victims of a speculative and sometimes smuggling supply chain that has transformed them from animals considered noble in sacred scriptures to lucrative objects and emblems of luxury. Through a combination of bibliographic sources, economic data, and qualitative interviews conducted in Doha, the research illustrates the animals’ mistreatment in the Muslim context in contradiction to the ethical tenets of Islam, highlighting how such abuses occur worldwide by fostering a true instrumentalization of religion, as in the case of non-Muslim countries' strategic use of ḥalāl certification to reap greater profits. The study concludes with a proposal to strengthen international regulatory standards and stricter control tools so that the global animal trade can develop consistently with religious principles and ethics truly oriented toward respect for living beings.
2024
Le logiche di profitto e la globalizzazione, ai giorni d’oggi, si pongono in netto contrasto con i dettami musulmani a favore della benevolenza e del rispetto nei confronti degli animali. Il Corano, la Sunna e la Sharīʿa attribuiscono dignità e nobiltà agli esseri non umani, esplicitando il loro ruolo chiave all’interno del creato e il trattamento dignitoso ad essi riservato sia durante il processo di consumazione della loro carne, sia nel contesto domestico. Attraverso una lettura esegetica, il presente elaborato illustra come le scritture sacre debbano essere interpretate in chiave teocentrica e non antropocentrica, al contrario dell’atteggiamento che l’essere umano ha assunto nei confronti delle altre creature nella storia, sottolineando la discrepanza tra la teoria religiosa e la concreta assenza di giurisdizioni che preservino di animali. La supremazia dell’uomo sugli esseri non umani è evidente in molteplici settori, tra cui quelli del commercio della carne ḥalāl e del livestock trading. Il settore del mercato ḥalāl è caratterizzato da logiche di profitto che perpetuano episodi fraudolenti e abusi nei confronti degli animali a livello globale. Questi ultimi sono dovuti dalla diffusione di tecniche industriali più economiche ma poco etiche, le quali sono implementate dall’assenza di uno standard ḥalāl mondiale che monitori la salute e l’igiene nell’intera filiera in concordanza con i dettami musulmani. Il settore del livestock trading, nello specifico di cammelli in Somalia e falchi e cavalli arabi in Qatar, è invece caratterizzato dall’ oggettificazione economica di suddetti animali, i quali sono vittime di una filiera speculativa e talvolta di contrabbando, che li ha trasformati da creature considerate nobili nelle scritture sacre a oggetti lucrativi ed emblemi di lusso. Attraverso una combinazione di fonti bibliografiche, dati economici e interviste qualitative effettuate a Doha, la ricerca illustra i maltrattamenti subiti dagli animali nel contesto musulmano in contraddizione con i principi etici dell’Islam, evidenziando come suddetti abusi avvengano in tutto il mondo favorendo la strumentalizzazione della religione, come nel caso dell’utilizzo strategico da parte dei paesi non musulmani della certificazione ḥalāl per trarre maggiori profitti. Lo studio si conclude con la proposta di rafforzare standard normativi internazionali e strumenti di controllo più rigorosi, affinché il commercio animale a livello globale possa svilupparsi in coerenza con i principi religiosi e con un’etica realmente orientata al rispetto degli esseri viventi.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
ELABORATO FINALE_903346_Giordana Petralito.pdf

non disponibili

Dimensione 1.8 MB
Formato Adobe PDF
1.8 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/26551