La primavera è la stagione della rinascita, e da secoli il suo arrivo è stato festeggiato attraverso una serie di rituali e simbologie che confluiscono in un orizzonte di immagini più ampio, che trova la massima espressione nelle arti e nella letteratura. Il presente lavoro di tesi di laurea magistrale, sviluppato in tre capitoli, nasce dall’obiettivo di analizzare il ruolo della tematica primaverile in rapporto all’operato di Lorenzo de’ Medici come uomo politico, poeta e mecenate. Nel primo capitolo viene offerta una panoramica generale sulle celebrazioni del ritorno della primavera in vari contesti culturali, tracciando un percorso che dalle origini conduce alla Firenze quattrocentesca dei Medici. Emerge la figura di Lorenzo il Magnifico come principe della giovinezza in giochi d’armi e nel Carnevale, occasioni nelle quali si costruì una sottile simbologia legata al tema della rinascita che non vuole solamente celebrare la bella stagione, ma si carica di significati politici e di ideali di rinnovamento intrinsecamente legati all’operato mediceo e specificamente laurenziano. Il secondo capitolo si rivolge direttamente alla produzione letteraria di Lorenzo. L’indagine, condotta attraverso il filtro primaverile, mette in luce il connubio tra la natura e l’animo poetico. La campagna fiorentina è lo scenario perfetto per riflettere sulla piacevolezza della natura, che ha il duplice merito di opporsi agli affanni della vita cittadina e di partecipare al pianto dell’innamorato a causa dell’assenza della sua ninfa. L’identificazione della donna amata con il rigoglio della natura porta con sé una serie di riflessioni sul tema del carpe diem tipico della poetica laurenziana. Infine, il terzo capitolo si focalizza sul contesto culturale e creativo del circolo laurenziano, al cui interno Lorenzo fu mecenate, autore e protagonista di opere poetiche. Le tematiche di condivisione studiate ruotano attorno al nucleo primaverile che vede la celebrazione del sentimento cortese di Lorenzo e la lode nei confronti della natura, specificamente i fiori di viola e di rosa, utilizzati come metafora di amore e giovinezza, nonché come simbolo della caducità della vita e della bellezza.
«La via è già da molti fior’ segnata»: Lorenzo de’ Medici e il mito dell’eterna primavera
MONARO, CHIARA
2024/2025
Abstract
La primavera è la stagione della rinascita, e da secoli il suo arrivo è stato festeggiato attraverso una serie di rituali e simbologie che confluiscono in un orizzonte di immagini più ampio, che trova la massima espressione nelle arti e nella letteratura. Il presente lavoro di tesi di laurea magistrale, sviluppato in tre capitoli, nasce dall’obiettivo di analizzare il ruolo della tematica primaverile in rapporto all’operato di Lorenzo de’ Medici come uomo politico, poeta e mecenate. Nel primo capitolo viene offerta una panoramica generale sulle celebrazioni del ritorno della primavera in vari contesti culturali, tracciando un percorso che dalle origini conduce alla Firenze quattrocentesca dei Medici. Emerge la figura di Lorenzo il Magnifico come principe della giovinezza in giochi d’armi e nel Carnevale, occasioni nelle quali si costruì una sottile simbologia legata al tema della rinascita che non vuole solamente celebrare la bella stagione, ma si carica di significati politici e di ideali di rinnovamento intrinsecamente legati all’operato mediceo e specificamente laurenziano. Il secondo capitolo si rivolge direttamente alla produzione letteraria di Lorenzo. L’indagine, condotta attraverso il filtro primaverile, mette in luce il connubio tra la natura e l’animo poetico. La campagna fiorentina è lo scenario perfetto per riflettere sulla piacevolezza della natura, che ha il duplice merito di opporsi agli affanni della vita cittadina e di partecipare al pianto dell’innamorato a causa dell’assenza della sua ninfa. L’identificazione della donna amata con il rigoglio della natura porta con sé una serie di riflessioni sul tema del carpe diem tipico della poetica laurenziana. Infine, il terzo capitolo si focalizza sul contesto culturale e creativo del circolo laurenziano, al cui interno Lorenzo fu mecenate, autore e protagonista di opere poetiche. Le tematiche di condivisione studiate ruotano attorno al nucleo primaverile che vede la celebrazione del sentimento cortese di Lorenzo e la lode nei confronti della natura, specificamente i fiori di viola e di rosa, utilizzati come metafora di amore e giovinezza, nonché come simbolo della caducità della vita e della bellezza.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Tesi di laurea magistrale_Monaro.pdf
embargo fino al 27/10/2026
Dimensione
3.77 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.77 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14247/26544