La tesi consiste in uno studio del matnavi Varqe o Golšāh del poeta ‘Ayyuqi (fl. V/XI sec.). Nel primo capitolo si affrontano le principali questioni inerenti all’autore e all’unico manoscritto della sua opera; si riportano gli studi più rilevanti e le traduzioni esistenti; si ripercorrono le diverse influenze che hanno plasmato la storia, il supposto legame con il ciclo di Florio e Biancofiore ed il viaggio della storia nel corso del tempo; infine, si effettua una valutazione del valore complessivo dell’opera, che ne mette in risalto i pregi e dà conto della sua fortuna in Iran. Nel secondo capitolo si presenta la prima traduzione integrale del poema in lingua italiana: essa è in prosa, segue il testo persiano dell’edizione Ṣafā (1343/1964) ed è accompagnata da un adeguato comparto note. Nel terzo e ultimo capitolo si indaga l’utilizzo che viene fatto dall’autore della figura retorica del tajnis: in questo modo, lo studio del testo originale non viene limitato alla sola lettura delle vicende del racconto e alla loro traduzione, ma viene esteso ad un’osservazione critica di un aspetto stilistico-strutturale.
Il maṯnavi Varqe o Golšāh di ‘Ayyuqi: traduzione e nota sull’uso del tajnis
MAZZOCCHI, DARIO
2024/2025
Abstract
La tesi consiste in uno studio del matnavi Varqe o Golšāh del poeta ‘Ayyuqi (fl. V/XI sec.). Nel primo capitolo si affrontano le principali questioni inerenti all’autore e all’unico manoscritto della sua opera; si riportano gli studi più rilevanti e le traduzioni esistenti; si ripercorrono le diverse influenze che hanno plasmato la storia, il supposto legame con il ciclo di Florio e Biancofiore ed il viaggio della storia nel corso del tempo; infine, si effettua una valutazione del valore complessivo dell’opera, che ne mette in risalto i pregi e dà conto della sua fortuna in Iran. Nel secondo capitolo si presenta la prima traduzione integrale del poema in lingua italiana: essa è in prosa, segue il testo persiano dell’edizione Ṣafā (1343/1964) ed è accompagnata da un adeguato comparto note. Nel terzo e ultimo capitolo si indaga l’utilizzo che viene fatto dall’autore della figura retorica del tajnis: in questo modo, lo studio del testo originale non viene limitato alla sola lettura delle vicende del racconto e alla loro traduzione, ma viene esteso ad un’osservazione critica di un aspetto stilistico-strutturale.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/26533