Il presente lavoro di tesi analizza l’opera e la figura del regista giapponese Akira Kurosawa, tra i più influenti del cinema mondiale, soffermandosi sui temi ricorrenti, sulle caratteristiche stilistiche e tecniche e sulla sua ricezione internazionale, tra radici culturali giapponesi e sguardo occidentale. Nel primo capitolo vengono esaminate le opere più rappresentative, evidenziando alcuni nuclei tematici centrali: il rapporto maestro-allievo come trasmissione di valori; l’umanesimo che attraversa i personaggi; la pluralità di prospettive narrative resa celebre da "Rashomon"; la figura dell’eroe mosso da onore e giustizia; la ciclicità della violenza. Il secondo capitolo analizza l’impatto internazionale del cinema di Kurosawa, in particolare in due casi emblematici: "Star Wars" di George Lucas, che reinterpreta l’opera del regista giapponese in chiave fantascientifica, e "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone, che trasforma "La sfida del samurai" in un nuovo modello del western all’italiana. Il terzo capitolo affronta la definizione di Kurosawa come «il più occidentale dei registi giapponesi». Partendo dall’accoglienza di "Rashomon" a Venezia nel 1951 si approfondisce il fenomeno orientalista, che ha portato l’Occidente a leggere i film giapponesi non come opere complesse, ma come testimonianze di un Giappone rappresentato come estraneo, funzionale a definire la propria identità culturale.

Akira Kurosawa e il rapporto con l’Occidente: tra emulazione e letture orientaliste

INTERLIGI, GIOVANNI
2024/2025

Abstract

Il presente lavoro di tesi analizza l’opera e la figura del regista giapponese Akira Kurosawa, tra i più influenti del cinema mondiale, soffermandosi sui temi ricorrenti, sulle caratteristiche stilistiche e tecniche e sulla sua ricezione internazionale, tra radici culturali giapponesi e sguardo occidentale. Nel primo capitolo vengono esaminate le opere più rappresentative, evidenziando alcuni nuclei tematici centrali: il rapporto maestro-allievo come trasmissione di valori; l’umanesimo che attraversa i personaggi; la pluralità di prospettive narrative resa celebre da "Rashomon"; la figura dell’eroe mosso da onore e giustizia; la ciclicità della violenza. Il secondo capitolo analizza l’impatto internazionale del cinema di Kurosawa, in particolare in due casi emblematici: "Star Wars" di George Lucas, che reinterpreta l’opera del regista giapponese in chiave fantascientifica, e "Per un pugno di dollari" di Sergio Leone, che trasforma "La sfida del samurai" in un nuovo modello del western all’italiana. Il terzo capitolo affronta la definizione di Kurosawa come «il più occidentale dei registi giapponesi». Partendo dall’accoglienza di "Rashomon" a Venezia nel 1951 si approfondisce il fenomeno orientalista, che ha portato l’Occidente a leggere i film giapponesi non come opere complesse, ma come testimonianze di un Giappone rappresentato come estraneo, funzionale a definire la propria identità culturale.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/26523