Abstract Il presente lavoro analizza la metamorfosi della globalizzazione e le profonde trasformazioni dell’economia mondiale contemporanea, integrando prospettive economiche, geopolitiche e tecnologiche. L’approccio adottato è interdisciplinare e si basa su un impianto teorico che interpreta la globalizzazione come processo ciclico e non lineare, con riferimenti centrali a Lo schianto di Adam Tooze. La tesi è articolata in tre sezioni principali: la prima indaga l’incertezza del presente, segnata da crisi ricorrenti e dall’emergere di nuovi attori globali come Cina e Russia; la seconda rievoca la stabilità del passato, dall’ordine di Bretton Woods al ruolo del dollaro; la terza esplora l’attuale metamorfosi, con intelligenza artificiale, nuove rotte logistiche e ristrutturazione dei poteri globali. Nella parte finale, l’analisi si concentra sull’Europa, attore fragile ma cruciale, chiamato a scegliere tra dipendenza transatlantica e autonomia strategica. La conclusione sottolinea che non siamo di fronte alla fine della globalizzazione, ma a una sua riconfigurazione profonda, la cui posta in gioco è la capacità delle istituzioni di governare le transizioni con visione coesa e sostenibile.
Crisi e trasformazioni della globalizzazione economica: finanza, commercio e nuovi equilibri sistemici
VERONESE, CINZIA
2024/2025
Abstract
Abstract Il presente lavoro analizza la metamorfosi della globalizzazione e le profonde trasformazioni dell’economia mondiale contemporanea, integrando prospettive economiche, geopolitiche e tecnologiche. L’approccio adottato è interdisciplinare e si basa su un impianto teorico che interpreta la globalizzazione come processo ciclico e non lineare, con riferimenti centrali a Lo schianto di Adam Tooze. La tesi è articolata in tre sezioni principali: la prima indaga l’incertezza del presente, segnata da crisi ricorrenti e dall’emergere di nuovi attori globali come Cina e Russia; la seconda rievoca la stabilità del passato, dall’ordine di Bretton Woods al ruolo del dollaro; la terza esplora l’attuale metamorfosi, con intelligenza artificiale, nuove rotte logistiche e ristrutturazione dei poteri globali. Nella parte finale, l’analisi si concentra sull’Europa, attore fragile ma cruciale, chiamato a scegliere tra dipendenza transatlantica e autonomia strategica. La conclusione sottolinea che non siamo di fronte alla fine della globalizzazione, ma a una sua riconfigurazione profonda, la cui posta in gioco è la capacità delle istituzioni di governare le transizioni con visione coesa e sostenibile.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/26505