La tesi analizza il fenomeno dell’upcycling nel settore moda, con l’obiettivo di esplorare il suo ruolo come strategia di sviluppo prodotto e comunicazione in un contesto sempre più orientato alla sostenibilità. Il lavoro è strutturato in tre capitoli: il primo presenta una revisione sistematica della letteratura accademica, basata sull’analisi di 17 articoli scientifici selezionati dalla banca dati Business Source Ultimate, suddivisi per temi centrali, area geografica, metodo di ricerca e tipologia di contributo. Da questa indagine emergono tendenze ricorrenti, come la prevalenza dell’attenzione sugli impatti ambientali rispetto a quelli sociali ed economici, e la centralità delle imprese quali principali attori delle pratiche di upcycling. Il secondo capitolo amplia lo sguardo al livello aziendale, offrendo una mappatura di 70 brand internazionali e italiani che hanno adottato iniziative di upcycling, identificati attraverso fonti specialistiche di settore. L’analisi mette in evidenza pattern comuni, differenze geografiche e approcci distintivi nelle strategie di prodotto e comunicazione. Infine, il terzo capitolo fornisce un inquadramento teorico e operativo del concetto di upcycling nella moda: dalle origini e differenze rispetto al recycling, ai materiali e tecnologie utilizzati, fino alle strategie di comunicazione e storytelling adottate dai brand. Viene inoltre discusso il tema del greenwashing, il ruolo antagonista del fast fashion e le possibili traiettorie future della moda circolare. La ricerca evidenzia come l’upcycling rappresenti oggi non solo una leva di sostenibilità ambientale, ma anche un’opportunità di differenziazione e posizionamento competitivo per le imprese del fashion system, pur presentando sfide operative, economiche e di percezione da parte del consumatore.
Upcycling nella moda: dalla letteratura alle pratiche d'impresa
CAVIGLIA, ALBERTO
2024/2025
Abstract
La tesi analizza il fenomeno dell’upcycling nel settore moda, con l’obiettivo di esplorare il suo ruolo come strategia di sviluppo prodotto e comunicazione in un contesto sempre più orientato alla sostenibilità. Il lavoro è strutturato in tre capitoli: il primo presenta una revisione sistematica della letteratura accademica, basata sull’analisi di 17 articoli scientifici selezionati dalla banca dati Business Source Ultimate, suddivisi per temi centrali, area geografica, metodo di ricerca e tipologia di contributo. Da questa indagine emergono tendenze ricorrenti, come la prevalenza dell’attenzione sugli impatti ambientali rispetto a quelli sociali ed economici, e la centralità delle imprese quali principali attori delle pratiche di upcycling. Il secondo capitolo amplia lo sguardo al livello aziendale, offrendo una mappatura di 70 brand internazionali e italiani che hanno adottato iniziative di upcycling, identificati attraverso fonti specialistiche di settore. L’analisi mette in evidenza pattern comuni, differenze geografiche e approcci distintivi nelle strategie di prodotto e comunicazione. Infine, il terzo capitolo fornisce un inquadramento teorico e operativo del concetto di upcycling nella moda: dalle origini e differenze rispetto al recycling, ai materiali e tecnologie utilizzati, fino alle strategie di comunicazione e storytelling adottate dai brand. Viene inoltre discusso il tema del greenwashing, il ruolo antagonista del fast fashion e le possibili traiettorie future della moda circolare. La ricerca evidenzia come l’upcycling rappresenti oggi non solo una leva di sostenibilità ambientale, ma anche un’opportunità di differenziazione e posizionamento competitivo per le imprese del fashion system, pur presentando sfide operative, economiche e di percezione da parte del consumatore.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/26491