Alcuni conflitti internazionali, apparentemente circoscritti e regionali, hanno implicazioni che superano i confini locali, riflettendo dinamiche geopolitiche più ampie e complesse. La guerra in Kosovo rappresenta uno di questi casi, un episodio emblematico che coinvolge attori come la NATO, gli Stati Uniti e la Russia in un contesto di forte competizione globale. Perché la NATO ha scelto di intervenire in Kosovo? Quali logiche hanno guidato l'azione statunitense? E quali sono state le reazioni russe di fronte a questo intervento? L’elaborato in questione si propone di analizzare la crisi kosovara attraverso tre chiavi di lettura: la forzatura della NATO rispetto al suo mandato originario, l’uso del sistema di sicurezza collettiva da parte degli Stati Uniti come strumento di proiezione di potere, e la rilevanza del conflitto rispetto agli interessi strategici russi. Il primo capitolo inquadra il conflitto nel più ampio processo di disgregazione dell’ex Jugoslavia, ponendolo come culmine delle tensioni etniche e nazionaliste della regione. Il secondo capitolo approfondisce le motivazioni e le modalità dell’intervento americano, mentre il terzo si concentra sulle reazioni della Russia, evidenziando come la crisi kosovara rappresenti un precedente significativo nelle relazioni internazionali post-Guerra Fredda. In sintesi, l’elaborato mostra che il conflitto in Kosovo non solo segna una frattura nelle relazioni tra grandi potenze, ma prefigura dinamiche che ancora oggi alimentano tensioni globali.

La guerra in Kosovo: NATO, Stati Uniti e Russia nel nuovo ordine post-Guerra Fredda

KOLA, SIDORELA
2024/2025

Abstract

Alcuni conflitti internazionali, apparentemente circoscritti e regionali, hanno implicazioni che superano i confini locali, riflettendo dinamiche geopolitiche più ampie e complesse. La guerra in Kosovo rappresenta uno di questi casi, un episodio emblematico che coinvolge attori come la NATO, gli Stati Uniti e la Russia in un contesto di forte competizione globale. Perché la NATO ha scelto di intervenire in Kosovo? Quali logiche hanno guidato l'azione statunitense? E quali sono state le reazioni russe di fronte a questo intervento? L’elaborato in questione si propone di analizzare la crisi kosovara attraverso tre chiavi di lettura: la forzatura della NATO rispetto al suo mandato originario, l’uso del sistema di sicurezza collettiva da parte degli Stati Uniti come strumento di proiezione di potere, e la rilevanza del conflitto rispetto agli interessi strategici russi. Il primo capitolo inquadra il conflitto nel più ampio processo di disgregazione dell’ex Jugoslavia, ponendolo come culmine delle tensioni etniche e nazionaliste della regione. Il secondo capitolo approfondisce le motivazioni e le modalità dell’intervento americano, mentre il terzo si concentra sulle reazioni della Russia, evidenziando come la crisi kosovara rappresenti un precedente significativo nelle relazioni internazionali post-Guerra Fredda. In sintesi, l’elaborato mostra che il conflitto in Kosovo non solo segna una frattura nelle relazioni tra grandi potenze, ma prefigura dinamiche che ancora oggi alimentano tensioni globali.
2024
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/26375