This thesis offers a reinterpretation of U.S.-China relations during the presidency of Ronald Reagan (1981–1989), focusing on how these relations were represented and debated within the American public sphere. Although Reagan remains one of the most extensively studied presidents in U.S. history, his administration’s foreign policy toward China has often been overshadowed by more prominent themes such as the arms race, the Soviet Union, and domestic economic reforms. Consequently, this study seeks to fill a gap in existing scholarship by examining how U.S. political and intellectual elites discussed and portrayed China during the 1980s and how this discourse evolved in response to shifting geopolitical realities and ideological tensions. Positioned within the broader context of the Cold War, the research analyzes the conflicting narratives that emerged around China as both a strategic partner and an ideological adversary. These contradictions are traced through an expansive review of public discourse, defined here as the collective communication of ideas, beliefs, and values within society. Emphasis is placed on the discursive arenas through which these ideas circulated, including newspapers, policy forums, televised interviews, academic publications, and cultural artifacts such as cartoons and public speeches. Adopting the framework of a historical review thesis, the study utilizes a comprehensive methodology, drawing on a wide range of both primary and secondary sources. Primary sources include documents and materials produced between 1981 and 1988, as well as relevant materials from the surrounding decades. These comprise newspaper articles, official speeches, memoirs, congressional records, and visual media. Secondary sources, meaning more recent scholarly works, are employed to provide critical distance and historiographical context through more extensive studies.

Questa tesi propone una reinterpretazione delle relazioni tra Stati Uniti e Cina durante la presidenza di Ronald Reagan (1981–1989), con particolare attenzione a come tali relazioni siano state rappresentate e discusse all'interno della sfera pubblica statunitense. Sebbene Reagan sia uno dei presidenti più ampiamente analizzati nella storia politica degli Stati Uniti, la sua politica estera nei confronti della Cina è stata spesso messa in secondo piano rispetto a temi più centrali, quali la corsa agli armamenti, i rapporti con l’Unione Sovietica e le riforme economiche interne. In risposta a questo squilibrio storiografico, il presente studio intende colmare una lacuna nella letteratura esistente, analizzando in che modo le élite politiche e intellettuali statunitensi abbiano discusso e concettualizzato la Cina nel corso degli anni Ottanta, e come tale discorso si sia evoluto in relazione al mutamento del contesto geopolitico e alle persistenti tensioni ideologiche. Inserita nel più ampio contesto della Guerra Fredda, la ricerca indaga le narrazioni contrastanti che raffiguravano la Cina alternativamente come partner strategico e come avversario ideologico. Queste contraddizioni vengono esplorate attraverso un’analisi approfondita del discorso pubblico, inteso qui come l’espressione collettiva di idee, credenze e valori all’interno di una determinata società. Particolare enfasi è posta sugli spazi discorsivi attraverso cui tali rappresentazioni sono state veicolate, incluse la stampa, i forum politici, le interviste televisive, la produzione accademica e i testi culturali come i discorsi pubblici e le vignette satiriche. La tesi adotta la struttura di un elaborato a carattere compilativo, seguendo una metodologia di tipo storico–interpretativo basata su una vasta gamma di fonti primarie e secondarie. Le fonti primarie sono definite come materiali prodotti durante il periodo in esame (1981–1988), oltre a testi rilevanti del decennio precedente e successivo. Tali fonti comprendono articoli di giornale, discorsi ufficiali, memorie, documenti congressuali e materiale visivo. Le fonti secondarie, costituite da studi critici più recenti, offrono invece una prospettiva storiografica utile a una lettura più distaccata e analitica degli eventi.

The US Public Debate on China during the Ronald Reagan Years, 1981-1988

FREGONI, ALICE
2024/2025

Abstract

This thesis offers a reinterpretation of U.S.-China relations during the presidency of Ronald Reagan (1981–1989), focusing on how these relations were represented and debated within the American public sphere. Although Reagan remains one of the most extensively studied presidents in U.S. history, his administration’s foreign policy toward China has often been overshadowed by more prominent themes such as the arms race, the Soviet Union, and domestic economic reforms. Consequently, this study seeks to fill a gap in existing scholarship by examining how U.S. political and intellectual elites discussed and portrayed China during the 1980s and how this discourse evolved in response to shifting geopolitical realities and ideological tensions. Positioned within the broader context of the Cold War, the research analyzes the conflicting narratives that emerged around China as both a strategic partner and an ideological adversary. These contradictions are traced through an expansive review of public discourse, defined here as the collective communication of ideas, beliefs, and values within society. Emphasis is placed on the discursive arenas through which these ideas circulated, including newspapers, policy forums, televised interviews, academic publications, and cultural artifacts such as cartoons and public speeches. Adopting the framework of a historical review thesis, the study utilizes a comprehensive methodology, drawing on a wide range of both primary and secondary sources. Primary sources include documents and materials produced between 1981 and 1988, as well as relevant materials from the surrounding decades. These comprise newspaper articles, official speeches, memoirs, congressional records, and visual media. Secondary sources, meaning more recent scholarly works, are employed to provide critical distance and historiographical context through more extensive studies.
2024
Questa tesi propone una reinterpretazione delle relazioni tra Stati Uniti e Cina durante la presidenza di Ronald Reagan (1981–1989), con particolare attenzione a come tali relazioni siano state rappresentate e discusse all'interno della sfera pubblica statunitense. Sebbene Reagan sia uno dei presidenti più ampiamente analizzati nella storia politica degli Stati Uniti, la sua politica estera nei confronti della Cina è stata spesso messa in secondo piano rispetto a temi più centrali, quali la corsa agli armamenti, i rapporti con l’Unione Sovietica e le riforme economiche interne. In risposta a questo squilibrio storiografico, il presente studio intende colmare una lacuna nella letteratura esistente, analizzando in che modo le élite politiche e intellettuali statunitensi abbiano discusso e concettualizzato la Cina nel corso degli anni Ottanta, e come tale discorso si sia evoluto in relazione al mutamento del contesto geopolitico e alle persistenti tensioni ideologiche. Inserita nel più ampio contesto della Guerra Fredda, la ricerca indaga le narrazioni contrastanti che raffiguravano la Cina alternativamente come partner strategico e come avversario ideologico. Queste contraddizioni vengono esplorate attraverso un’analisi approfondita del discorso pubblico, inteso qui come l’espressione collettiva di idee, credenze e valori all’interno di una determinata società. Particolare enfasi è posta sugli spazi discorsivi attraverso cui tali rappresentazioni sono state veicolate, incluse la stampa, i forum politici, le interviste televisive, la produzione accademica e i testi culturali come i discorsi pubblici e le vignette satiriche. La tesi adotta la struttura di un elaborato a carattere compilativo, seguendo una metodologia di tipo storico–interpretativo basata su una vasta gamma di fonti primarie e secondarie. Le fonti primarie sono definite come materiali prodotti durante il periodo in esame (1981–1988), oltre a testi rilevanti del decennio precedente e successivo. Tali fonti comprendono articoli di giornale, discorsi ufficiali, memorie, documenti congressuali e materiale visivo. Le fonti secondarie, costituite da studi critici più recenti, offrono invece una prospettiva storiografica utile a una lettura più distaccata e analitica degli eventi.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/26343