La agency delle res sacrae in un caso di affettata santità: il processo contro Maria Bon Erizzo e Giacomo Ladicosa (1692-1694).

Questa tesi analizza il processo inquisitoriale per affettata santità che vide coinvolti Maria Bon Erizzo e il frate dei minimi Giacomo Ladicosa. La vicenda costituì un caso emblematico della complessa intersezione tra la spiritualità femminile, la direzione delle coscienze maschile e il controllo ecclesiastico negli ultimi due decenni del Seicento nella repressione dei casi di misticismo incontrollato. La ricerca si concentra sull'importante ruolo degli oggetti che la donna asseriva di aver ricevuto durante le visioni che avrebbe avuto. Attraverso l'esame dettagliato degli atti processuali, il lavoro indaga come tali oggetti, il velo che sarebbe stato donato dalla Madonna per esempio, non fossero semplici beni quotidiani ma possedessero una vera e propria agency. Essi furono fondamentali nella costruzione della fama di santità di Maria Bon, nel rapporto sia con Ladicosa sia con i devoti.