Storia monetaria del Friuli-Venezia Giulia dal 1195 alla fine del XIII secolo

Lo scritto tratta la storia monetaria della regione dal 1195, anno in cui l'imperatore del Sacro Romano Impero proibì l'imitazione del denaro frisacense, coniato dall'arcivescovo di Salisburgo. Dopo una breve presentazione storico-politica del patriarcato di Aquileia, del vescovato di Trieste e della contea di Gorizia, viene presentata la situazione economico-commerciale regionale, sottolineando l'importanza della sua posizione geografica, che consentiva ottimi rapporti sia con Venezia che con l'area germanica. In seguito vengono esposti alcuni episodi di diverso genere che hanno avuto una forte influenza sulla storia monetaria della regione nel Duecento e che hanno coinvolto i tre protagonisti tra loro. Viene poi descritta la situazione monetaria del Friuli Venezia Giulia nel XII secolo, in particolare presentando il denaro frisacense. Infine, vengono illustrate e analizzate tutte le monete coniate dalle zecche di Aquileia, Trieste, e Lienz e Latisana per i conti di Gorizia, dal 1195 al termine del XIII secolo.