La presente tesi realizza un’analisi comparativa del mercato del private equity, mettendo a confronto il contesto italiano con il più evoluto modello statunitense al fine di delinearne le divergenze strutturali e le prospettive di sviluppo . Il lavoro indaga in profondità le peculiarità del tessuto economico-finanziario dei due Paesi: da un lato, l’Italia, con la sua marcata prevalenza di piccole e medie imprese, un radicato capitalismo familiare e un sistema creditizio tradizionalmente bancocentrico; dall’altro, gli Stati Uniti, caratterizzati da un mercato dei capitali più profondo, una maggiore presenza di grandi corporation e un ecosistema orientato alla crescita rapida . Vengono esaminati i meccanismi operativi del ciclo di investimento, dalla raccolta dei capitali e la selezione dei target, passando per le fasi di due diligence e gestione attiva del portafoglio, fino alle strategie di creazione di valore e alle modalità di exit . L’analisi evidenzia come le differenze operative quali la dimensione dei deal, il ricorso alla leva e il focus settoriale siano il riflesso di cause storiche, istituzionali e culturali che hanno plasmato i rispettivi contesti . In conclusione, la tesi non si limita alla diagnosi ma avanza un quadro organico di proposte, suggerendo interventi di policy, come riforme fiscali e del diritto societario, e strategie di mercato per promuovere un’evoluzione culturale, con l’intento di rafforzare il capitale di rischio quale strumento strategico per la competitività e la modernizzazione del sistema produttivo nazionale.
Il Private Equity: Analisi del mercato in Italia, confronto con gli Stati Uniti e prospettive di sviluppo.
IVANOVSKI, VLADIMIR
2024/2025
Abstract
La presente tesi realizza un’analisi comparativa del mercato del private equity, mettendo a confronto il contesto italiano con il più evoluto modello statunitense al fine di delinearne le divergenze strutturali e le prospettive di sviluppo . Il lavoro indaga in profondità le peculiarità del tessuto economico-finanziario dei due Paesi: da un lato, l’Italia, con la sua marcata prevalenza di piccole e medie imprese, un radicato capitalismo familiare e un sistema creditizio tradizionalmente bancocentrico; dall’altro, gli Stati Uniti, caratterizzati da un mercato dei capitali più profondo, una maggiore presenza di grandi corporation e un ecosistema orientato alla crescita rapida . Vengono esaminati i meccanismi operativi del ciclo di investimento, dalla raccolta dei capitali e la selezione dei target, passando per le fasi di due diligence e gestione attiva del portafoglio, fino alle strategie di creazione di valore e alle modalità di exit . L’analisi evidenzia come le differenze operative quali la dimensione dei deal, il ricorso alla leva e il focus settoriale siano il riflesso di cause storiche, istituzionali e culturali che hanno plasmato i rispettivi contesti . In conclusione, la tesi non si limita alla diagnosi ma avanza un quadro organico di proposte, suggerendo interventi di policy, come riforme fiscali e del diritto societario, e strategie di mercato per promuovere un’evoluzione culturale, con l’intento di rafforzare il capitale di rischio quale strumento strategico per la competitività e la modernizzazione del sistema produttivo nazionale.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/26285