La presente ricerca si propone di indagare la ricezione e lo sviluppo del teatro greco in Asia trans-eufratica, con attenzione alle dinamiche di diffusione, trasformazione e contaminazione culturale che caratterizzarono quest’area in età ellenistico-romana e ai contatti indo-iranici. L’obiettivo è comprendere come le pratiche teatrali di matrice attica abbiano trovato spazio al di fuori del mondo classico, quali forme abbiano assunto e in che modo siano state influenzate da sistemi religiosi e filosofici locali. Dopo un inquadramento sulla diaspora del teatro attico e sull’organizzazione professionale delle compagnie di technitai, l’analisi si concentra su Ai Khanoum, città di frontiera che, grazie al suo teatro e al frammento pergamenaceo pseudo-sofocleo, offre una testimonianza unica della vitalità e dell’adattabilità della cultura ellenica in contesti extra-mediterranei. Il confronto con altre tradizioni culturali, in particolare con religioni locali come buddismo e zoroastrismo, permette di valutare i possibili parallelismi e le interazioni tra concezioni etico-filosofiche e rappresentazioni teatrali. Il lavoro prende infine in considerazione le implicazioni paideutiche e identitarie del teatro e delle istituzioni culturali greche in Asia centrale, sottolineando come la tragedia poté divenire non solo uno strumento di memoria della tradizione, ma anche un mezzo di dialogo interculturale in un mondo segnato da pluralità etnica, linguistica e religiosa.
Il teatro greco nell'Asia ellenistica trans-eufratica: ricezione, metamorfosi e dialoghi interculturali
CORSI, FRANCESCA
2024/2025
Abstract
La presente ricerca si propone di indagare la ricezione e lo sviluppo del teatro greco in Asia trans-eufratica, con attenzione alle dinamiche di diffusione, trasformazione e contaminazione culturale che caratterizzarono quest’area in età ellenistico-romana e ai contatti indo-iranici. L’obiettivo è comprendere come le pratiche teatrali di matrice attica abbiano trovato spazio al di fuori del mondo classico, quali forme abbiano assunto e in che modo siano state influenzate da sistemi religiosi e filosofici locali. Dopo un inquadramento sulla diaspora del teatro attico e sull’organizzazione professionale delle compagnie di technitai, l’analisi si concentra su Ai Khanoum, città di frontiera che, grazie al suo teatro e al frammento pergamenaceo pseudo-sofocleo, offre una testimonianza unica della vitalità e dell’adattabilità della cultura ellenica in contesti extra-mediterranei. Il confronto con altre tradizioni culturali, in particolare con religioni locali come buddismo e zoroastrismo, permette di valutare i possibili parallelismi e le interazioni tra concezioni etico-filosofiche e rappresentazioni teatrali. Il lavoro prende infine in considerazione le implicazioni paideutiche e identitarie del teatro e delle istituzioni culturali greche in Asia centrale, sottolineando come la tragedia poté divenire non solo uno strumento di memoria della tradizione, ma anche un mezzo di dialogo interculturale in un mondo segnato da pluralità etnica, linguistica e religiosa.| File | Dimensione | Formato | |
|---|---|---|---|
|
Tesi magistrale Corsi Francesca (1).pdf
non disponibili
Dimensione
4.69 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.69 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14247/26187