Negli ultimi anni il mercato dei Green Bond ha conosciuto una rapida espansione, diventando uno strumento centrale nella transizione verso un’economia più sostenibile. Tuttavia, il loro impatto sulla percezione del rischio di credito delle imprese emittenti rimane oggetto di dibattito. Questo elaborato analizza la relazione tra l’emissione di Green Bond e l’andamento dello spread dei credit default swap (CDS) al netto dell’indice di mercato, con l’obiettivo di valutare se tali strumenti contribuiscano a ridurre il rischio percepito dagli investitori. L’analisi si basa su un dataset di tipo panel composto da 85 imprese europee attive in diversi settori, che hanno emesso almeno un Green Bond nel periodo che va dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2023. Sono utilizzati dati settimanali relativi a variabili finanziarie e di mercato, integrati con le date di emissione dei Green Bond. La metodologia utilizza un approccio di regressione panel ad effetti fissi per verificare l’impatto nel lungo periodo, ed un event study dinamico per esaminare il movimento dello spread CDS nel breve periodo. I risultati dimostrano che, in media, l’emissione di obbligazioni verdi è associata ad un lieve aumento dello spread CDS, indicando un peggioramento della percezione del rischio di credito da parte degli investitori nel lungo periodo. Nonostante ciò, il settore di appartenenza risulta un fattore determinante, indicando che per le aziende del settore chemicals l’effetto è significativo e negativo, comportando ad una riduzione del rischio di credito, mentre per le imprese del settore energetico l’impatto appare meno significativo. Inoltre, nel breve termine, la prima emissione è collegata ad una riduzione dello spread CDS, evidenziando un impatto maggiormente significativo rispetto alle emissioni successive, indicando che la notizia dell’emissione di obbligazioni verdi influenza in modo positivo gli investitori. In conclusione, i risultati suggeriscono che i Green Bond, generalmente, vengono percepiti come uno strumento di debito che incrementa il costo del rischio di credito nel lungo periodo, ma che nel breve la percezione della prima emissione tende a diminuire l’andamento dello spread CDS. Queste tendenze possono essere riconducibili ad una mancanza di fiducia duratura da parte degli operatori di mercato, a causa dei potenziali rischi di greenwashing. Inoltre, l’effetto temporaneo della prima obbligazione verde può essere dettato dall’enfasi della novità e del passaggio dell’emittente a titoli di debito sostenibili.

Green Bonds: un'analisi empirica dell'impatto delle obbligazioni verdi sul rischio di credito

CAMPAGNOLO, ANDREA
2024/2025

Abstract

Negli ultimi anni il mercato dei Green Bond ha conosciuto una rapida espansione, diventando uno strumento centrale nella transizione verso un’economia più sostenibile. Tuttavia, il loro impatto sulla percezione del rischio di credito delle imprese emittenti rimane oggetto di dibattito. Questo elaborato analizza la relazione tra l’emissione di Green Bond e l’andamento dello spread dei credit default swap (CDS) al netto dell’indice di mercato, con l’obiettivo di valutare se tali strumenti contribuiscano a ridurre il rischio percepito dagli investitori. L’analisi si basa su un dataset di tipo panel composto da 85 imprese europee attive in diversi settori, che hanno emesso almeno un Green Bond nel periodo che va dal 1 gennaio 2014 al 31 dicembre 2023. Sono utilizzati dati settimanali relativi a variabili finanziarie e di mercato, integrati con le date di emissione dei Green Bond. La metodologia utilizza un approccio di regressione panel ad effetti fissi per verificare l’impatto nel lungo periodo, ed un event study dinamico per esaminare il movimento dello spread CDS nel breve periodo. I risultati dimostrano che, in media, l’emissione di obbligazioni verdi è associata ad un lieve aumento dello spread CDS, indicando un peggioramento della percezione del rischio di credito da parte degli investitori nel lungo periodo. Nonostante ciò, il settore di appartenenza risulta un fattore determinante, indicando che per le aziende del settore chemicals l’effetto è significativo e negativo, comportando ad una riduzione del rischio di credito, mentre per le imprese del settore energetico l’impatto appare meno significativo. Inoltre, nel breve termine, la prima emissione è collegata ad una riduzione dello spread CDS, evidenziando un impatto maggiormente significativo rispetto alle emissioni successive, indicando che la notizia dell’emissione di obbligazioni verdi influenza in modo positivo gli investitori. In conclusione, i risultati suggeriscono che i Green Bond, generalmente, vengono percepiti come uno strumento di debito che incrementa il costo del rischio di credito nel lungo periodo, ma che nel breve la percezione della prima emissione tende a diminuire l’andamento dello spread CDS. Queste tendenze possono essere riconducibili ad una mancanza di fiducia duratura da parte degli operatori di mercato, a causa dei potenziali rischi di greenwashing. Inoltre, l’effetto temporaneo della prima obbligazione verde può essere dettato dall’enfasi della novità e del passaggio dell’emittente a titoli di debito sostenibili.
2024
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