Il gender gap artistico si riferisce al divario di genere applicato al contesto specifico del mercato dell’arte contemporanea. Si vuole analizzare quanto e in che modo le donne artiste siano spesso svantaggiate rispetto ai loro colleghi uomini: faticano a raggiungere alti livelli di riconoscimento, sono meno rappresentate nelle gallerie, le loro opere finiscono meno spesso nel mercato secondario, raggiungono prezzi molto inferiori e vengono acquisite meno di frequente dai musei. L’obiettivo di questa tesi è quello di analizzare la situazione del gender gap artistico a livello globale e, in particolare, in Italia. Dato che la ricerca nel contesto del nostro Paese è ancora scarsa e insufficiente, ho condotto un’indagine empirica. In particolare, ho analizzato la percentuale di artiste donne rappresentate dalle gallerie d’arte di alcune delle maggiori città italiane e la percentuale di mostre monografiche di artiste donne organizzate dalle principali istituzioni museali o fondazioni private italiane. I risultati della mia ricerca evidenziano che, anche in Italia, esiste un marcato gender gap. Le implicazioni di questi risultati suggeriscono la necessità di politiche culturali più inclusive e di un impegno concreto per ridurre il divario di genere nel mondo dell'arte. In conclusione, ci sarà un approfondimento sull’attività di attivismo svolta dalle Guerrilla Girls, che per prime hanno iniziato a raccogliere dati sul gender gap artistico e a denunciarne il problema con una comunicazione efficace e sofisticata. Ci si chiederà se questo tipo di attivismo sia valido ancora oggi e come abbia impattato il sistema dell’arte contemporanea nel mondo.

IL GENDER GAP NEL MERCATO DELL’ARTE CONTEMPORANEA: DISUGUAGLIANZA DI GENERE NELLA RAPPRESENTAZIONE E NELLE OPPORTUNITA’ PER LE DONNE ARTISTE

CROSERA, MARGHERITA
2024/2025

Abstract

Il gender gap artistico si riferisce al divario di genere applicato al contesto specifico del mercato dell’arte contemporanea. Si vuole analizzare quanto e in che modo le donne artiste siano spesso svantaggiate rispetto ai loro colleghi uomini: faticano a raggiungere alti livelli di riconoscimento, sono meno rappresentate nelle gallerie, le loro opere finiscono meno spesso nel mercato secondario, raggiungono prezzi molto inferiori e vengono acquisite meno di frequente dai musei. L’obiettivo di questa tesi è quello di analizzare la situazione del gender gap artistico a livello globale e, in particolare, in Italia. Dato che la ricerca nel contesto del nostro Paese è ancora scarsa e insufficiente, ho condotto un’indagine empirica. In particolare, ho analizzato la percentuale di artiste donne rappresentate dalle gallerie d’arte di alcune delle maggiori città italiane e la percentuale di mostre monografiche di artiste donne organizzate dalle principali istituzioni museali o fondazioni private italiane. I risultati della mia ricerca evidenziano che, anche in Italia, esiste un marcato gender gap. Le implicazioni di questi risultati suggeriscono la necessità di politiche culturali più inclusive e di un impegno concreto per ridurre il divario di genere nel mondo dell'arte. In conclusione, ci sarà un approfondimento sull’attività di attivismo svolta dalle Guerrilla Girls, che per prime hanno iniziato a raccogliere dati sul gender gap artistico e a denunciarne il problema con una comunicazione efficace e sofisticata. Ci si chiederà se questo tipo di attivismo sia valido ancora oggi e come abbia impattato il sistema dell’arte contemporanea nel mondo.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/26006