Questo studio analizza le rappresentazioni della tecnofobia nel cinema orientale, con particolare riferimento al Giappone e alla Corea del Sud. Partendo da una cornice teorica che ripercorre l'origine storica e culturale della tecnofobia, la ricerca analizza come le rappresentazioni filmiche riflettano le trasformazioni della società e le tensioni identitarie connesse all'avvento del digitale. La tesi esplora come il timore della tecnologia, anziché esprimere una semplice avversione al progresso, si configuri come sintomo di un disagio più profondo, legato alla dissoluzione delle relazioni umane, al trauma collettivo e al senso di disumanizzazione. Le opere analizzate non si limitano a proiettare angosce diffuse, ma propongono anche nuove forme di rappresentazione del sé e del mondo, incitando lo spettatore a riflettere sulla sua stessa posizione nella società attuale. La tesi mette in luce come il cinema orientale costruisca uno specifico immaginario tecnofobico, capace di veicolare criticamente le contraddizioni e le fragilità della modernità.
La tecnofobia nel cinema giapponese e sudcoreano
SPEROTTI, ANNA
2024/2025
Abstract
Questo studio analizza le rappresentazioni della tecnofobia nel cinema orientale, con particolare riferimento al Giappone e alla Corea del Sud. Partendo da una cornice teorica che ripercorre l'origine storica e culturale della tecnofobia, la ricerca analizza come le rappresentazioni filmiche riflettano le trasformazioni della società e le tensioni identitarie connesse all'avvento del digitale. La tesi esplora come il timore della tecnologia, anziché esprimere una semplice avversione al progresso, si configuri come sintomo di un disagio più profondo, legato alla dissoluzione delle relazioni umane, al trauma collettivo e al senso di disumanizzazione. Le opere analizzate non si limitano a proiettare angosce diffuse, ma propongono anche nuove forme di rappresentazione del sé e del mondo, incitando lo spettatore a riflettere sulla sua stessa posizione nella società attuale. La tesi mette in luce come il cinema orientale costruisca uno specifico immaginario tecnofobico, capace di veicolare criticamente le contraddizioni e le fragilità della modernità.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/25981