Postcolonial rewritings of Shakespeare’s The Tempest: from Suniti Namjoshi to Margaret Atwood.

The Tempest by William Shakespeare, one of the most renowned masterpieces of Western theatre, has captivated generations of audiences and scholars alike. Written between 1610 and 1611, during a period marked by exploration, conquest, and colonization, the play tells the story of Prospero, a duke exiled to a remote island, and his intricate plans for revenge and reconciliation. Beyond its narrative framework, The Tempest explores universal themes such as power, guilt, redemption, and the human condition. However, over time, the play has also raised critical questions about the representation of colonialism and cultural domination. In recent decades, there has been a growing interest in re-examining canonical texts through postcolonial lenses, aiming to challenge and subvert traditional narratives of power and identity. Postcolonial theory and literature seek to shed light on the historical and ongoing effects of colonization, amplifying the voices of marginalized communities and contesting dominant cultural discourses. The Tempest, with its explicit references to colonization, slavery, and cultural assimilation, lends itself particularly well to postcolonial readings and critical reinterpretations. This thesis aims to explore the wide range of postcolonial rewritings of The Tempest, analyzing how these adaptations interrogate, reinvent, and critique Shakespeare’s original work. Through an examination of selected postcolonial reimaginings of the play, this research will delve into the motivations behind such reinterpretations of colonialism and its consequences.

La Tempesta di William Shakespeare, uno dei capolavori più celebri del teatro occidentale, ha affascinato generazioni di spettatori e studiosi. Scritta tra il 1610 e il 1611, in un'epoca di esplorazioni, conquiste e colonizzazione, l'opera racconta la storia di Prospero, un mago esiliato su un'isola deserta, e dei suoi piani di vendetta e riconciliazione. La Tempesta esplora temi universali come il potere, il senso di colpa, la redenzione e la natura umana. Tuttavia, nel corso degli anni, ha anche sollevato questioni critiche riguardanti la rappresentazione del colonialismo e del dominio culturale. Negli ultimi decenni, si è sviluppato un crescente interesse nel rivalutare i testi canonici attraverso prospettive postcoloniali, mettendo in discussione e sovvertendo le tradizionali narrazioni di potere e identità. La teoria e la letteratura postcoloniale mirano a far luce sugli effetti storici e attuali della colonizzazione, dando voce alle comunità marginalizzate e contestando i discorsi dominanti. La Tempesta, con i suoi temi di colonizzazione, schiavitù e assimilazione culturale, è diventata un terreno fertile per reinterpretazioni postcoloniali. Questa tesi si propone di esplorare la vasta gamma di riscritture postcoloniali de La Tempesta e i modi in cui queste adattamenti sfidano, reinventano e criticano l'opera originale di Shakespeare. Attraverso l'analisi di una selezione di riscritture postcoloniali, questa ricerca approfondirà le motivazioni alla base di queste reinterpretazioni del colonialismo e delle sue conseguenze.