Un adeguato livello di alfabetizzazione finanziaria rappresenta oggi una condizione essenziale per garantire benessere economico, stabilità e autonomia decisionale. Essa consente agli individui di compiere scelte d’investimento consapevoli, gestire in modo efficiente le proprie risorse e affrontare le sfide della pianificazione finanziaria nel lungo periodo. Tuttavia, in Italia, il livello medio di competenze finanziarie si conferma ancora sotto la media europea, con significative lacune nella comprensione dei concetti di base. In questo contesto, il consulente finanziario può assumere un ruolo cruciale, fungendo da guida nell’accesso ai mercati e nell’allocazione del risparmio. Il presente lavoro analizza in chiave critica le potenzialità e i limiti di tale figura, evidenziando come il consulente, pur potendo colmare alcuni divari informativi, non rappresenti una soluzione strutturale al problema. Attraverso un’indagine empirica, l’elaborato esplora la percezione della consulenza, il livello di alfabetizzazione finanziaria e la consapevolezza dei risparmiatori rispetto alle asimmetrie informative, con particolare attenzione al ruolo della fiducia come leva decisiva nelle scelte dell’investitore. I risultati evidenziano elementi utili per orientare il miglioramento dei servizi di consulenza e delle politiche formative in ambito finanziario.
Alfabetizzazione finanziaria, consulenti finanziari e il rapporto di fiducia cliente-consulente
FERRAZZO, GIACOMO
2024/2025
Abstract
Un adeguato livello di alfabetizzazione finanziaria rappresenta oggi una condizione essenziale per garantire benessere economico, stabilità e autonomia decisionale. Essa consente agli individui di compiere scelte d’investimento consapevoli, gestire in modo efficiente le proprie risorse e affrontare le sfide della pianificazione finanziaria nel lungo periodo. Tuttavia, in Italia, il livello medio di competenze finanziarie si conferma ancora sotto la media europea, con significative lacune nella comprensione dei concetti di base. In questo contesto, il consulente finanziario può assumere un ruolo cruciale, fungendo da guida nell’accesso ai mercati e nell’allocazione del risparmio. Il presente lavoro analizza in chiave critica le potenzialità e i limiti di tale figura, evidenziando come il consulente, pur potendo colmare alcuni divari informativi, non rappresenti una soluzione strutturale al problema. Attraverso un’indagine empirica, l’elaborato esplora la percezione della consulenza, il livello di alfabetizzazione finanziaria e la consapevolezza dei risparmiatori rispetto alle asimmetrie informative, con particolare attenzione al ruolo della fiducia come leva decisiva nelle scelte dell’investitore. I risultati evidenziano elementi utili per orientare il miglioramento dei servizi di consulenza e delle politiche formative in ambito finanziario.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/25904