La tesi analizza le pratiche curatoriali contemporanee attraverso il concetto di Exhibition Making, con particolare attenzione alle relazioni tra autorialità, spazio espositivo e pubblico. Attraverso un’indagine teorica interdisciplinare e un corpus di casi studio selezionati tra anni Sessanta e contemporaneità, il lavoro esplora come la mostra si configuri non solo come dispositivo di visibilità dell’opera d’arte, ma anche come linguaggio critico autonomo. Viene indagata la figura del curatore come autore e mediatore, il ruolo dell’allestimento come strumento narrativo e la trasformazione dello spettatore in soggetto attivo. Il percorso si sviluppa lungo tre assi concettuali: la mostra come testo, come esperienza e come spazio di potere. La tesi propone una rilettura delle mostre come pratiche discorsive e performative, ponendo attenzione alle dinamiche istituzionali, alle logiche del display e alle tensioni tra funzione culturale e mercato. Emergono così strategie curatoriali che rispondono alla complessità del contemporaneo, ridefinendo le modalità di produzione, trasmissione e fruizione del sapere visivo.
L’Exhibition Making nell’Arte Contemporanea – Strategie Curatoriali e Narrazioni Visive: Percorsi tra Autorialità, Spazio e Pubblico
RUFFOLO, GIUSEPPE MATTIA
2024/2025
Abstract
La tesi analizza le pratiche curatoriali contemporanee attraverso il concetto di Exhibition Making, con particolare attenzione alle relazioni tra autorialità, spazio espositivo e pubblico. Attraverso un’indagine teorica interdisciplinare e un corpus di casi studio selezionati tra anni Sessanta e contemporaneità, il lavoro esplora come la mostra si configuri non solo come dispositivo di visibilità dell’opera d’arte, ma anche come linguaggio critico autonomo. Viene indagata la figura del curatore come autore e mediatore, il ruolo dell’allestimento come strumento narrativo e la trasformazione dello spettatore in soggetto attivo. Il percorso si sviluppa lungo tre assi concettuali: la mostra come testo, come esperienza e come spazio di potere. La tesi propone una rilettura delle mostre come pratiche discorsive e performative, ponendo attenzione alle dinamiche istituzionali, alle logiche del display e alle tensioni tra funzione culturale e mercato. Emergono così strategie curatoriali che rispondono alla complessità del contemporaneo, ridefinendo le modalità di produzione, trasmissione e fruizione del sapere visivo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/25825