Lionello Fiumi (1894-1973), celebre poeta veronese, in vita è stato anche giornalista e divulgatore dell’arte italiana, sia in Patria sia all’estero. Dal punto di vista della critica d’arte, si è interessato all’opera dei giovani artisti veronesi suoi coetanei, come Eugenio Prati, Angelo Zamboni e Guido Trentini, e degli artisti italiani residenti a Parigi, ad esempio Mario Tozzi, Gino Severini, Odoardo Gherardi e tanti altri, cercando di promuovere il loro operato attraverso cronache, recensioni o pubblicazioni. Gli intensi rapporti epistolari, insieme alle generose recensioni e le diverse monografie, hanno permesso a Fiumi di creare una grande collezione di opere d’arte che contava pezzi di alcuni dei maggiori maestri italiani del Novecento. Il presente lavoro vuole presentare la figura del poeta come critico d’arte, indagando i suoi scritti e il tipo di rapporto che intercorreva fra di lui, gli artisti e i critici d’arte. Si approfondisce, inoltre, la collezione d’arte di Fiumi, partendo dal nucleo pervenuto al Comune di Verona nel 1979 e proseguendo, poi, con un tentativo di ricostruzione della collezione nel suo complesso.

Un poeta per l'arte: Lionello Fiumi critico e collezionista

GRIMALDI, MANUEL
2024/2025

Abstract

Lionello Fiumi (1894-1973), celebre poeta veronese, in vita è stato anche giornalista e divulgatore dell’arte italiana, sia in Patria sia all’estero. Dal punto di vista della critica d’arte, si è interessato all’opera dei giovani artisti veronesi suoi coetanei, come Eugenio Prati, Angelo Zamboni e Guido Trentini, e degli artisti italiani residenti a Parigi, ad esempio Mario Tozzi, Gino Severini, Odoardo Gherardi e tanti altri, cercando di promuovere il loro operato attraverso cronache, recensioni o pubblicazioni. Gli intensi rapporti epistolari, insieme alle generose recensioni e le diverse monografie, hanno permesso a Fiumi di creare una grande collezione di opere d’arte che contava pezzi di alcuni dei maggiori maestri italiani del Novecento. Il presente lavoro vuole presentare la figura del poeta come critico d’arte, indagando i suoi scritti e il tipo di rapporto che intercorreva fra di lui, gli artisti e i critici d’arte. Si approfondisce, inoltre, la collezione d’arte di Fiumi, partendo dal nucleo pervenuto al Comune di Verona nel 1979 e proseguendo, poi, con un tentativo di ricostruzione della collezione nel suo complesso.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/25721