Il Giappone ha vissuto una rapida urbanizzazione e industrializzazione, sviluppando una crescente dipendenza dall’energia nucleare. L’incidente di Fukushima (2011) è la dimostrazione di come la ricerca di una crescita economica abbia messo a rischio l’ambiente e le comunità locali. L’incidente, tradottosi come una catastrofe ambientale, ha sollevato questioni ecologiche e sociali di grande importanza. Infatti, numerosi movimenti ambientalisti sono nati come risposta alla crisi, molti dei quali guidati da donne che denunciano i rischi del nucleare. Questa ricerca vuole analizzare il caso Fukushima attraverso una duplice prospettiva, ecocritica ed ecofemminista, per esplorare le narrazioni ambientali e il ruolo delle donne nella lotta per la giustizia ecologia. Caso studio e problema ecologico La mia analisi vuole concentrarsi sulla prefettura di Fukushima, evidenziando i problemi ambientali causati dal disastro, colpendo zone come Futaba o Minamisoma. In un primo momento il mio lavoro racconterà come reagisce la popolazione alla catastrofe (trauma collettivo, conseguenze sul rapporto uomo-natura) e quali sono state le misure di prevenzione per l’ambiente. Dopodiché un focus particolare verrà posto sui movimenti guidati da donne , come 福島のお母さん, che hanno svolto un ruolo chiave nelle potreste anti-nucleari e nella difesa delle comunità colpite. Connessione tra Ecocritica ed Ecofemminismo L’incidente di Fukushima ha riportato alla luce la necessità di pensare al rapporto con la natura, non solo come risorsa economica, ma come elemento essenziale per la sopravvivenza della comunità. In questa direzione, per comprendere pienamente il motivo per cui tale disastro sia stato interpretato non solo come una catastrofe ambientale ma anche come un fallimento del rapporto armonioso tra uomo e ambiente, una distinzione tra ecocritica giapponese (con una visione più spirituale della natura) e quella ‘occidentale’ sarà considerata fondamentale. Inoltre, questo studio analizzerà come questa prospettiva si rifletta nelle opere letterarie, nei media e nelle pratiche di resistenza sociale. Da un punto di vista ecofemminista, invece, il ruolo della donna nei movimenti ambientalisti sarà analizzato da due prospettive: il ritorno a un’immagine tradizionale della donna (radicata anche nel concetto di ‘furusato’) l’attivismo come strumento di resistenza politica e sociale, sfidando le istituzioni per un futuro sostenibile. Metodologia Questa ricerca seguirà un approccio qualitativo basato su: - Analisi di fonti accademiche su ecocritica, ecofemminismo e crisi ambientale. - Articoli di giornale giapponesi (es. Asahi Shinbun) per comprendere la narrazione dei media circa il disastro e l’attivismo femminile - Testimonianze e interviste a attiviste e abitanti locali per comprendere la dimensione sociale della resistenza ambientale. Questo studio vuole inserirsi nel dibattito globale su ecocritica ed ecofemminismo, proponendo il caso giapponese come una prospettiva originale rispetto ai modelli occidentali. Inoltre, si cercherà di evidenziare il contributo delle donne giapponesi all’attivismo ecologico, fornendo nuove possibilità interpretative sulle relazioni tra crisi ambientale, narrazione ecologia e genere. Possibili domande di ricerca: - In che modo l'incidente di Fukushima ha influenzato la percezione del rapporto tra uomo e natura in Giappone? - Come si intersecano l’ecocritica giapponese e l’ecofemminismo nell'interpretazione del disastro?

Tra Trauma e Resistenza: Ecocritica ed Ecofemminismo alla luce del Disastro di Fukushima

DI FUSCO, ANNA
2024/2025

Abstract

Il Giappone ha vissuto una rapida urbanizzazione e industrializzazione, sviluppando una crescente dipendenza dall’energia nucleare. L’incidente di Fukushima (2011) è la dimostrazione di come la ricerca di una crescita economica abbia messo a rischio l’ambiente e le comunità locali. L’incidente, tradottosi come una catastrofe ambientale, ha sollevato questioni ecologiche e sociali di grande importanza. Infatti, numerosi movimenti ambientalisti sono nati come risposta alla crisi, molti dei quali guidati da donne che denunciano i rischi del nucleare. Questa ricerca vuole analizzare il caso Fukushima attraverso una duplice prospettiva, ecocritica ed ecofemminista, per esplorare le narrazioni ambientali e il ruolo delle donne nella lotta per la giustizia ecologia. Caso studio e problema ecologico La mia analisi vuole concentrarsi sulla prefettura di Fukushima, evidenziando i problemi ambientali causati dal disastro, colpendo zone come Futaba o Minamisoma. In un primo momento il mio lavoro racconterà come reagisce la popolazione alla catastrofe (trauma collettivo, conseguenze sul rapporto uomo-natura) e quali sono state le misure di prevenzione per l’ambiente. Dopodiché un focus particolare verrà posto sui movimenti guidati da donne , come 福島のお母さん, che hanno svolto un ruolo chiave nelle potreste anti-nucleari e nella difesa delle comunità colpite. Connessione tra Ecocritica ed Ecofemminismo L’incidente di Fukushima ha riportato alla luce la necessità di pensare al rapporto con la natura, non solo come risorsa economica, ma come elemento essenziale per la sopravvivenza della comunità. In questa direzione, per comprendere pienamente il motivo per cui tale disastro sia stato interpretato non solo come una catastrofe ambientale ma anche come un fallimento del rapporto armonioso tra uomo e ambiente, una distinzione tra ecocritica giapponese (con una visione più spirituale della natura) e quella ‘occidentale’ sarà considerata fondamentale. Inoltre, questo studio analizzerà come questa prospettiva si rifletta nelle opere letterarie, nei media e nelle pratiche di resistenza sociale. Da un punto di vista ecofemminista, invece, il ruolo della donna nei movimenti ambientalisti sarà analizzato da due prospettive: il ritorno a un’immagine tradizionale della donna (radicata anche nel concetto di ‘furusato’) l’attivismo come strumento di resistenza politica e sociale, sfidando le istituzioni per un futuro sostenibile. Metodologia Questa ricerca seguirà un approccio qualitativo basato su: - Analisi di fonti accademiche su ecocritica, ecofemminismo e crisi ambientale. - Articoli di giornale giapponesi (es. Asahi Shinbun) per comprendere la narrazione dei media circa il disastro e l’attivismo femminile - Testimonianze e interviste a attiviste e abitanti locali per comprendere la dimensione sociale della resistenza ambientale. Questo studio vuole inserirsi nel dibattito globale su ecocritica ed ecofemminismo, proponendo il caso giapponese come una prospettiva originale rispetto ai modelli occidentali. Inoltre, si cercherà di evidenziare il contributo delle donne giapponesi all’attivismo ecologico, fornendo nuove possibilità interpretative sulle relazioni tra crisi ambientale, narrazione ecologia e genere. Possibili domande di ricerca: - In che modo l'incidente di Fukushima ha influenzato la percezione del rapporto tra uomo e natura in Giappone? - Come si intersecano l’ecocritica giapponese e l’ecofemminismo nell'interpretazione del disastro?
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/25710