Il presente lavoro ha come obiettivo quello di verificare la competenza linguistica di un bambino di 9 anni bilingue cinese mandarino con L2 italiana. Il bambino dimostra di avere una buona comprensione della lingua italiana, anche nelle strutture sintattiche complesse. Le maggiori difficoltà sono state riscontrate nella produzione di esse dal punto di vista morfosintattico. Si è ipotizzato uno scarso input linguistico alla L2, nei primi tre anni di vita e un’evidente differenza tipologica tra la L1 e la L2. La competenza linguistica del partecipante R. è stata verificata attraverso dei test linguistici (test di produzione elicitata di frasi relative di Del Puppo et al., 2016; test di comprensione di frasi relative di Volpato, 2010; test di comprensione delle frasi passive -nella versione breve- Verin, 2010 e test di produzione delle frasi passive di Verin, 2010). R. ha dimostrato di comprendere le strutture citate in precedenza, ma dal punto di vista della produzione, non è stato in grado di elicitare le frasi richieste. ll bambino fa spesso fatica ad esprimersi e ha delle difficoltà nella produzione e comprensione di alcune strutture sintattiche complesse dell’italiano. Dai risultati complessivi, si può osservare che alcuni degli errori commessi da R. sono probabilmente correlati all’influenza della L1, altri invece risultano essere molto simili a quelli ottenuti dalle performance di bambini monolingui con diagnosi di DPL o di bambini bilingui con e senza alcuna diagnosi.

Comprensione e produzione di frasi relative dell’italiano in un bambino bilingue cinese/italiano. Una valutazione delle abilità linguistiche

BEDIN, ANITA
2024/2025

Abstract

Il presente lavoro ha come obiettivo quello di verificare la competenza linguistica di un bambino di 9 anni bilingue cinese mandarino con L2 italiana. Il bambino dimostra di avere una buona comprensione della lingua italiana, anche nelle strutture sintattiche complesse. Le maggiori difficoltà sono state riscontrate nella produzione di esse dal punto di vista morfosintattico. Si è ipotizzato uno scarso input linguistico alla L2, nei primi tre anni di vita e un’evidente differenza tipologica tra la L1 e la L2. La competenza linguistica del partecipante R. è stata verificata attraverso dei test linguistici (test di produzione elicitata di frasi relative di Del Puppo et al., 2016; test di comprensione di frasi relative di Volpato, 2010; test di comprensione delle frasi passive -nella versione breve- Verin, 2010 e test di produzione delle frasi passive di Verin, 2010). R. ha dimostrato di comprendere le strutture citate in precedenza, ma dal punto di vista della produzione, non è stato in grado di elicitare le frasi richieste. ll bambino fa spesso fatica ad esprimersi e ha delle difficoltà nella produzione e comprensione di alcune strutture sintattiche complesse dell’italiano. Dai risultati complessivi, si può osservare che alcuni degli errori commessi da R. sono probabilmente correlati all’influenza della L1, altri invece risultano essere molto simili a quelli ottenuti dalle performance di bambini monolingui con diagnosi di DPL o di bambini bilingui con e senza alcuna diagnosi.
2024
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