Recent research suggests that a bilingual’s various languages can be differentially embodied, which is associated with different affective processing performances across their language repertoire (Pavlenko, 2012). The present study aims to explore the debate regarding the role of maturation versus context-of-use accounts in explaining the language embodiment lag. While most existing studies have focused on sequential bilinguals (e.g., Degner et al., 2012), here attention is turned to the early-to-simultaneous bilingual population of Malta. As Maltese people generally acquire both Maltese and English from birth or a very young age, yet display variation in dominance, this allows for the control of age of acquisition while focusing on language dominance (i.e., context of use) as a variable of study. Maltese–English dominance degrees were measured for each participant (n = 48) via the BLP (Birdsong et al., 2012). The four experimental tasks investigated affective priming within both languages and compared it with semantic priming performance, thereby replicating Degner et al.’s (2012) design. While absolute RTs and accuracy rates were in line with other published works, this study failed to replicate Degner et al.’s (2012) sequential bilingualism results with early-to-simultaneous bilinguals. A number of factors that might have contributed to this outcome are discussed, including limited sample and stimulus set sizes, language-specific issues such as code-mixing, and limitations inherent to the use of the cognitive paradigm in the study of affective processing. More research is required to understand the role of dominance as a variable in its own right, complementing proficiency and age of acquisition.

Studi recenti suggeriscono che le lingue parlate da un bilingue possono essere incarnate (embodied) in misura differente, e che ciò si riflette in diverse prestazioni di elaborazione affettiva (Pavlenko, 2012). Questo studio esplora il dibattito sul ruolo della maturazione e del contesto d’uso nella spiegazione del language embodiment lag. Mentre la letteratura esistente si è focalizzata sui bilingui sequenziali (ad esempio, Degner et al., 2012), l’attenzione è qui rivolta ai bilingui precoci-simultanei maltesi. Questi, generalmente bilingui in maltese e inglese sin dalla nascita o dalla prima infanzia, presentano variazioni significative nella dominanza linguistica: ciò consente di controllare l’età di acquisizione e di indagare la dominanza (ovvero il contesto d’uso) come variabile principale, misurata per ogni partecipante (n = 48) mediante il BLP (Birdsong et al., 2012). Attraverso quattro task sperimentali, sono stati esaminati gli effetti di priming affettivo in entrambe le lingue e confrontati con quelli di priming semantico, dunque replicando il disegno sperimentale di Degner et al. (2012). Nonostante i RT assoluti e i tassi di precisione siano in linea con gli altri studi, non sono stati replicati i risultati dei bilingui sequenziali di Degner et al. (2012). Vengono discussi diversi fattori che potrebbero aver contribuito a questo risultato, tra cui le dimensioni limitate di campione e set di stimoli, questioni specifiche alla lingua come il code-mixing, e limitazioni inerenti all’uso del paradigma cognitivo nello studio dell’elaborazione affettiva. Sono necessari ulteriori studi per comprendere il ruolo della dominanza come variabile a sé stante, a complemento della proficiency e dell'età di acquisizione.

On Possessing a Second Soul: Differential Affective Connotation Activation Automaticity in Unbalanced Early-to-Simultaneous Bilinguals

CAPOLINI, FEDERICO
2024/2025

Abstract

Recent research suggests that a bilingual’s various languages can be differentially embodied, which is associated with different affective processing performances across their language repertoire (Pavlenko, 2012). The present study aims to explore the debate regarding the role of maturation versus context-of-use accounts in explaining the language embodiment lag. While most existing studies have focused on sequential bilinguals (e.g., Degner et al., 2012), here attention is turned to the early-to-simultaneous bilingual population of Malta. As Maltese people generally acquire both Maltese and English from birth or a very young age, yet display variation in dominance, this allows for the control of age of acquisition while focusing on language dominance (i.e., context of use) as a variable of study. Maltese–English dominance degrees were measured for each participant (n = 48) via the BLP (Birdsong et al., 2012). The four experimental tasks investigated affective priming within both languages and compared it with semantic priming performance, thereby replicating Degner et al.’s (2012) design. While absolute RTs and accuracy rates were in line with other published works, this study failed to replicate Degner et al.’s (2012) sequential bilingualism results with early-to-simultaneous bilinguals. A number of factors that might have contributed to this outcome are discussed, including limited sample and stimulus set sizes, language-specific issues such as code-mixing, and limitations inherent to the use of the cognitive paradigm in the study of affective processing. More research is required to understand the role of dominance as a variable in its own right, complementing proficiency and age of acquisition.
2024
Studi recenti suggeriscono che le lingue parlate da un bilingue possono essere incarnate (embodied) in misura differente, e che ciò si riflette in diverse prestazioni di elaborazione affettiva (Pavlenko, 2012). Questo studio esplora il dibattito sul ruolo della maturazione e del contesto d’uso nella spiegazione del language embodiment lag. Mentre la letteratura esistente si è focalizzata sui bilingui sequenziali (ad esempio, Degner et al., 2012), l’attenzione è qui rivolta ai bilingui precoci-simultanei maltesi. Questi, generalmente bilingui in maltese e inglese sin dalla nascita o dalla prima infanzia, presentano variazioni significative nella dominanza linguistica: ciò consente di controllare l’età di acquisizione e di indagare la dominanza (ovvero il contesto d’uso) come variabile principale, misurata per ogni partecipante (n = 48) mediante il BLP (Birdsong et al., 2012). Attraverso quattro task sperimentali, sono stati esaminati gli effetti di priming affettivo in entrambe le lingue e confrontati con quelli di priming semantico, dunque replicando il disegno sperimentale di Degner et al. (2012). Nonostante i RT assoluti e i tassi di precisione siano in linea con gli altri studi, non sono stati replicati i risultati dei bilingui sequenziali di Degner et al. (2012). Vengono discussi diversi fattori che potrebbero aver contribuito a questo risultato, tra cui le dimensioni limitate di campione e set di stimoli, questioni specifiche alla lingua come il code-mixing, e limitazioni inerenti all’uso del paradigma cognitivo nello studio dell’elaborazione affettiva. Sono necessari ulteriori studi per comprendere il ruolo della dominanza come variabile a sé stante, a complemento della proficiency e dell'età di acquisizione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/25706