La tesi si pone l'obbiettivo di affrontare la figura di Prometeo e lo sviluppo delle sue numerose iconografie. La prima parte riguarda le fonti che ne hanno formato l'immagine. Partendo dalle fonti più antiche, Esiodo, Eschilo e Platone, si costruisce il modello che diventerà riferimento nei secoli a venire: Un Titano che è sia ingannatore che filantropo, ladro del fuoco, ma anche creatore dell'uomo. Si prosegue poi con la recezione latina del mito, arrivando all'epoca medievale con le sue reinterpretazioni evemeristiche e morali, concludendo col rinascimento, i manuali mitografici e gli emblemi, arrivando ad una generale standardizzazione iconografica. La seconda parte della tesi affronta dieci ampi argomenti legati all'iconografia di Prometeo, cercando di trovare delle risposte per determinate alterazioni. Si parla del passaggio del Supplizio dalla colonna alla rupe, della fortuna antica della Liberazione e della sua sfortuna nei secoli successivi, del dono del fuoco ai satiri dell'arte vascolare, della presenza di Prometeo nell'arte funeraria romana, delle iconografie evemeristiche dell'Ovide Moralisé, del Prometeo simbolo del nuovo concetto di artista con Piero di Cosimo, del misterioso Prometeo alato veneziano, del sanguinario supplizio Barocco, dell'irriducibile eroe ottocentesco, concludendo con le terribili interpretazioni propagandistiche del Novecento.

Prometeo "dai tortuosi disegni": Viaggio tra le iconografie dell'ingannatore filantropo.

TEGON, MARCO
2024/2025

Abstract

La tesi si pone l'obbiettivo di affrontare la figura di Prometeo e lo sviluppo delle sue numerose iconografie. La prima parte riguarda le fonti che ne hanno formato l'immagine. Partendo dalle fonti più antiche, Esiodo, Eschilo e Platone, si costruisce il modello che diventerà riferimento nei secoli a venire: Un Titano che è sia ingannatore che filantropo, ladro del fuoco, ma anche creatore dell'uomo. Si prosegue poi con la recezione latina del mito, arrivando all'epoca medievale con le sue reinterpretazioni evemeristiche e morali, concludendo col rinascimento, i manuali mitografici e gli emblemi, arrivando ad una generale standardizzazione iconografica. La seconda parte della tesi affronta dieci ampi argomenti legati all'iconografia di Prometeo, cercando di trovare delle risposte per determinate alterazioni. Si parla del passaggio del Supplizio dalla colonna alla rupe, della fortuna antica della Liberazione e della sua sfortuna nei secoli successivi, del dono del fuoco ai satiri dell'arte vascolare, della presenza di Prometeo nell'arte funeraria romana, delle iconografie evemeristiche dell'Ovide Moralisé, del Prometeo simbolo del nuovo concetto di artista con Piero di Cosimo, del misterioso Prometeo alato veneziano, del sanguinario supplizio Barocco, dell'irriducibile eroe ottocentesco, concludendo con le terribili interpretazioni propagandistiche del Novecento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/25608