Questa tesi esplora le sfide e le strategie legate all’apprendimento della lingua cinese da parte di studenti con dislessia, concentrandosi su due gruppi distinti: studenti sinofoni in Cina e studenti italofoni in Italia che apprendono il cinese come lingua straniera. Con il presente elaborato si intende ripercorrere l’introduzione e l’evoluzione degli studi sulla dislessia, con particolare riferimento alla sua influenza nei processi di apprendimento linguistico. La dislessia, riconosciuta come Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA), è stata oggetto di numerosi studi in ambito neuropsicologico, pedagogico e linguistico, soprattutto in riferimento alle lingue alfabetiche come l’italiano, l’inglese e il francese. Tuttavia, la letteratura scientifica risulta ancora relativamente scarsa quando si tratta di esplorare gli effetti della dislessia nell’apprendimento di lingue non alfabetiche, come il cinese. L’obiettivo della presente ricerca è dunque duplice: da un lato, analizzare le peculiarità dell’apprendimento del cinese in presenza di dislessia; dall’altro, confrontare le esperienze di due gruppi distinti di studenti: sinofoni in Cina, che apprendono la lingua come madrelingua, e italofoni in Italia, che la studiano come lingua straniera. La scelta di mettere a confronto questi due contesti risponde alla necessità di comprendere come le differenze tra sistemi linguistici, culturali e didattici possano influenzare l’efficacia dell’apprendimento in presenza di difficoltà specifiche. Gli studi sulla dislessia che sono stati riportati nel presente lavoro si fondano sulla convinzione che l’adozione di un approccio inclusivo non possa prescindere da una profonda comprensione delle implicazioni cognitive della dislessia, come la difficoltà nella memoria di lavoro, nell’elaborazione fonologica e nella gestione delle informazioni visuo-spaziali. Tali aspetti assumono un peso ancora maggiore nell’apprendimento del cinese, che si caratterizza per la sua struttura logografica, la natura non trasparente della corrispondenza segno-suono e l’importanza dei toni nel riconoscimento lessicale. Oltre agli aspetti cognitivi e linguistici, sono state tenute in considerazione anche le dimensioni culturali e metodologiche, con l’obiettivo di evidenziare come la concezione di dislessia varia a seconda dei contesti locali in cui viene analizzata. Queste diverse linee di pensiero, insieme alla formazione degli insegnanti, alle risorse disponibili e alle strategie didattiche adottate possono influenzare in maniera significativa l’esperienza di apprendimento. Particolare attenzione sarà dedicata all’esplorazione delle strategie di compensazione e agli approcci pedagogici adottati per gli studenti dislessici in entrambi i contesti, con lo scopo di individuare buone pratiche e possibili interventi migliorativi. La formulazione di proposte operative diventa una necessità sulla quale lavorare costantemente per riuscire a proporre agli apprendenti una didattica del cinese sempre più attenta alle esigenze degli studenti con DSA, orientata all’inclusione e alla valorizzazione delle differenze.  

Dislessia e apprendimento della lingua cinese come L1 e LS: un confronto tra studenti dislessici sinofoni e studenti dislessici italofoni

PADOVANO, ORNELLA
2024/2025

Abstract

Questa tesi esplora le sfide e le strategie legate all’apprendimento della lingua cinese da parte di studenti con dislessia, concentrandosi su due gruppi distinti: studenti sinofoni in Cina e studenti italofoni in Italia che apprendono il cinese come lingua straniera. Con il presente elaborato si intende ripercorrere l’introduzione e l’evoluzione degli studi sulla dislessia, con particolare riferimento alla sua influenza nei processi di apprendimento linguistico. La dislessia, riconosciuta come Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA), è stata oggetto di numerosi studi in ambito neuropsicologico, pedagogico e linguistico, soprattutto in riferimento alle lingue alfabetiche come l’italiano, l’inglese e il francese. Tuttavia, la letteratura scientifica risulta ancora relativamente scarsa quando si tratta di esplorare gli effetti della dislessia nell’apprendimento di lingue non alfabetiche, come il cinese. L’obiettivo della presente ricerca è dunque duplice: da un lato, analizzare le peculiarità dell’apprendimento del cinese in presenza di dislessia; dall’altro, confrontare le esperienze di due gruppi distinti di studenti: sinofoni in Cina, che apprendono la lingua come madrelingua, e italofoni in Italia, che la studiano come lingua straniera. La scelta di mettere a confronto questi due contesti risponde alla necessità di comprendere come le differenze tra sistemi linguistici, culturali e didattici possano influenzare l’efficacia dell’apprendimento in presenza di difficoltà specifiche. Gli studi sulla dislessia che sono stati riportati nel presente lavoro si fondano sulla convinzione che l’adozione di un approccio inclusivo non possa prescindere da una profonda comprensione delle implicazioni cognitive della dislessia, come la difficoltà nella memoria di lavoro, nell’elaborazione fonologica e nella gestione delle informazioni visuo-spaziali. Tali aspetti assumono un peso ancora maggiore nell’apprendimento del cinese, che si caratterizza per la sua struttura logografica, la natura non trasparente della corrispondenza segno-suono e l’importanza dei toni nel riconoscimento lessicale. Oltre agli aspetti cognitivi e linguistici, sono state tenute in considerazione anche le dimensioni culturali e metodologiche, con l’obiettivo di evidenziare come la concezione di dislessia varia a seconda dei contesti locali in cui viene analizzata. Queste diverse linee di pensiero, insieme alla formazione degli insegnanti, alle risorse disponibili e alle strategie didattiche adottate possono influenzare in maniera significativa l’esperienza di apprendimento. Particolare attenzione sarà dedicata all’esplorazione delle strategie di compensazione e agli approcci pedagogici adottati per gli studenti dislessici in entrambi i contesti, con lo scopo di individuare buone pratiche e possibili interventi migliorativi. La formulazione di proposte operative diventa una necessità sulla quale lavorare costantemente per riuscire a proporre agli apprendenti una didattica del cinese sempre più attenta alle esigenze degli studenti con DSA, orientata all’inclusione e alla valorizzazione delle differenze.  
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/25602