La tesi analizza l’evoluzione della regolamentazione europea in materia di sostenibilità, con particolare attenzione all’impatto della Direttiva 2014/95/UE (NFRD) e della nuova Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) sulla comunicazione dei rischi non finanziari nel settore dell’informazione e della comunicazione. Il lavoro include richiami alla Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) e ad altri provvedimenti normativi rilevanti, al fine di offrire un quadro complessivo e aggiornato del contesto regolatorio. Viene approfondito il concetto di rischio non finanziario, la sua crescente rilevanza per gli stakeholder e il ruolo strategico della sua gestione nell’ambito dei processi di sostenibilità aziendale. La parte empirica si basa su un’analisi comparativa di un campione di imprese del settore “informazione e comunicazione” quotate nello STOXX Europe 600, volta a osservare come la rendicontazione dei rischi sia cambiata prima e dopo l’introduzione della NFRD, anche alla luce delle nuove indicazioni della CSRD. L’analisi si sviluppa lungo cinque dimensioni: volume delle informazioni, tipologia di rischio trattato (generico, ambientale, sociale, corruzione, capitale umano o multiplo), prospettiva temporale (passata, presente, futura), tono comunicativo (negativo, neutro, positivo) e livello di completezza (menzione, descrizione, valutazione). I risultati mettono in luce tendenze comuni, specificità settoriale e differenze nel grado di trasparenza e qualità della disclosure, evidenziando l’impatto della normativa sulla rendicontazione dei rischi non finanziari in un’ottica di sostenibilità integrata.
Titolo: La disclosure ESG tra obblighi normativi e scelte strategiche: l'impatto della NFRD in riferimento ai rischi aziendali. Sottotitolo: Analisi delle aziende del settore "Informazione e Comunicazione" incluse nello STOXX Europe 600
GATTO, TEO
2024/2025
Abstract
La tesi analizza l’evoluzione della regolamentazione europea in materia di sostenibilità, con particolare attenzione all’impatto della Direttiva 2014/95/UE (NFRD) e della nuova Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) sulla comunicazione dei rischi non finanziari nel settore dell’informazione e della comunicazione. Il lavoro include richiami alla Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) e ad altri provvedimenti normativi rilevanti, al fine di offrire un quadro complessivo e aggiornato del contesto regolatorio. Viene approfondito il concetto di rischio non finanziario, la sua crescente rilevanza per gli stakeholder e il ruolo strategico della sua gestione nell’ambito dei processi di sostenibilità aziendale. La parte empirica si basa su un’analisi comparativa di un campione di imprese del settore “informazione e comunicazione” quotate nello STOXX Europe 600, volta a osservare come la rendicontazione dei rischi sia cambiata prima e dopo l’introduzione della NFRD, anche alla luce delle nuove indicazioni della CSRD. L’analisi si sviluppa lungo cinque dimensioni: volume delle informazioni, tipologia di rischio trattato (generico, ambientale, sociale, corruzione, capitale umano o multiplo), prospettiva temporale (passata, presente, futura), tono comunicativo (negativo, neutro, positivo) e livello di completezza (menzione, descrizione, valutazione). I risultati mettono in luce tendenze comuni, specificità settoriale e differenze nel grado di trasparenza e qualità della disclosure, evidenziando l’impatto della normativa sulla rendicontazione dei rischi non finanziari in un’ottica di sostenibilità integrata.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/25491