Corpi Queer in Transito: Migrazioni LGBTQ+, Crisi e Dispositivi di Esclusione nel Contesto Greco Contemporaneo

This thesis explores LGBTQ+ migration in Greece, focusing on the asylum process, European and Greek reception policies, and the social realities shaping queer refugee experiences. Using a qualitative approach based on semi-structured interviews and fieldwork, the research examines the trajectories of LGBTQ+ asylum seekers and the support practices implemented by NGOs, queer collectives, and self-managed grassroots groups. The study is situated at the intersection of EU asylum law—particularly regarding SOGI (sexual orientation and gender identity) claims—the Greek socio-cultural context, marked by structural omotransphobia, religious conservatism, and economic crisis, and the forms of queer and transfeminist resistance emerging in Athens. Through the analysis of interviews and support structures, the thesis highlights the contradictions between the rhetoric of rights and the institutional mechanisms of exclusion, revealing structural gaps in the recognition and protection of queer migrant subjectivities. Special attention is given to experiences of discrimination, precarity, and isolation, as well as to everyday strategies of solidarity and self-organization that challenge dominant institutional models.

Questa tesi esplora le migrazioni LGBTQ+ in Grecia, con un focus sul processo di asilo, le politiche europee e greche di accoglienza, e le realtà sociali che ne definiscono l’esperienza concreta. Attraverso un approccio qualitativo basato su interviste semi-strutturate e osservazione sul campo, si analizzano le traiettorie di rifugiati LGBTQ+ e le pratiche di supporto messe in atto da ONG, collettivi queer e realtà autogestite. La ricerca si colloca all’intersezione tra diritto d’asilo europeo (con particolare attenzione ai criteri SOGI), contesto socio-culturale greco – segnato da omotransfobia, conservatorismo religioso e crisi economica – e le forme di resistenza queer e transfemminista attivate nel tessuto urbano di Atene. Attraverso l’analisi delle interviste e delle pratiche di accoglienza, la tesi mette in luce le contraddizioni tra retorica dei diritti e dispositivi di esclusione, evidenziando le lacune strutturali nel riconoscimento e nella tutela delle soggettività queer migranti. Particolare attenzione è dedicata alle esperienze di discriminazione, precarietà e isolamento, ma anche alle strategie di solidarietà e auto-organizzazione che sfidano i modelli istituzionali dominanti.