La presente ricerca si propone di analizzare l’evoluzione delle carriere artistiche di quattro protagoniste dell’arte italiana del Novecento: Bice Lazzari (1900-1981), Carla Accardi (1924-2014), Marisa Merz (1926-2019) e Giosetta Fioroni (1932), attraverso lo studio delle loro partecipazioni all’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia. L’obiettivo principale è quello di mettere in luce le modalità con cui queste artiste hanno costruito la propria identità artistica in un contesto espositivo di risonanza internazionale, interrogandosi sul ruolo che le dinamiche professionali e relazionali hanno avuto nella definizione del loro riconoscimento pubblico e critico. La prima parte dello studio introduce i principali temi teorici legati alla Gender Art History, con particolare riferimento agli sviluppi avviati negli anni Settanta e alla progressiva rivalutazione del ruolo delle artiste nella storia dell’arte, fondamentale per comprendere il contesto storico e culturale in cui si inseriscono le traiettorie delle protagoniste analizzate. Si procede poi con l’analisi delle loro partecipazioni alla Biennale di Venezia, a partire dal secondo dopoguerra fino agli anni Duemila, focalizzandosi sulle modalità espositive, sul contesto storico-artistico e sui meccanismi di inclusione o marginalizzazione, ricostruendo parallelamente la genesi biografica e artistica di ciascuna figura. Infine, la seconda parte dello studio analizza l’impatto che la Biennale ha avuto in termini di valorizzazione artistica, riconoscimento istituzionale e posizionamento nel mercato dell’arte, offrendo una riflessione critica sulle connessioni tra visibilità pubblica e dinamiche relazionali.

ESPRESSIONI FEMMINILI ALLA BIENNALE DI VENEZIA: BICE LAZZARI, CARLA ACCARDI, MARISA MERZ E GIOSETTA FIORONI

MORO, SOFIA
2024/2025

Abstract

La presente ricerca si propone di analizzare l’evoluzione delle carriere artistiche di quattro protagoniste dell’arte italiana del Novecento: Bice Lazzari (1900-1981), Carla Accardi (1924-2014), Marisa Merz (1926-2019) e Giosetta Fioroni (1932), attraverso lo studio delle loro partecipazioni all’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia. L’obiettivo principale è quello di mettere in luce le modalità con cui queste artiste hanno costruito la propria identità artistica in un contesto espositivo di risonanza internazionale, interrogandosi sul ruolo che le dinamiche professionali e relazionali hanno avuto nella definizione del loro riconoscimento pubblico e critico. La prima parte dello studio introduce i principali temi teorici legati alla Gender Art History, con particolare riferimento agli sviluppi avviati negli anni Settanta e alla progressiva rivalutazione del ruolo delle artiste nella storia dell’arte, fondamentale per comprendere il contesto storico e culturale in cui si inseriscono le traiettorie delle protagoniste analizzate. Si procede poi con l’analisi delle loro partecipazioni alla Biennale di Venezia, a partire dal secondo dopoguerra fino agli anni Duemila, focalizzandosi sulle modalità espositive, sul contesto storico-artistico e sui meccanismi di inclusione o marginalizzazione, ricostruendo parallelamente la genesi biografica e artistica di ciascuna figura. Infine, la seconda parte dello studio analizza l’impatto che la Biennale ha avuto in termini di valorizzazione artistica, riconoscimento istituzionale e posizionamento nel mercato dell’arte, offrendo una riflessione critica sulle connessioni tra visibilità pubblica e dinamiche relazionali.
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