Nel presente lavoro analizzo il ruolo della trance rituale all’interno del contesto del tempio di Balajī in Rajasthan. In questo remoto villaggio indiano si riversano ogni giorno centinaia di pellegrini e di devoti al dio Hanumān o Balajī, una delle divinità forse più affascinanti del pantheon induista, al fine di ricevere guarigioni dai loro malesseri fisici ed esistenziali. Si ritiene che tali disturbi siano causati dall’interferenza di spiriti ed entità sottili, che “abitano” i corpi di uomini, ma soprattutto di donne. Attraverso la letteratura antropologica e la partecipazione a cerimonie e rituali, oltre all'osservazione di numerose esperienze di trance, nonché alla redazione di interviste e colloqui informali, cerco di far dialogare la teoria con l’etnografia al fine di dimostrare che, a monte di tali possessioni e conseguenti condizioni di trance, vi è la necessità, da parte delle donne, di riappropriarsi di una “parte di sé”, di un’identità molto spesso occultata e negata. Anche il tema del potere ha un ruolo cruciale all’interno dei suddetti fenomeni: queste peculiari esperienze psicofisiche rappresentano una modalità “fra tante” di sovversione delle strutture legate alla gerarchia maschile, sociale e famigliare. Per concludere fornisco alcuni spunti che, in relazione ai fenomeni oggetto della mia ricerca, possono contribuire a lasciare aperte nuove strade interpretative, soprattutto all’interno dell’antropologia di genere e degli studi che si occupano di relazioni e dinamiche sottese al potere in determinati contesti culturali.

Rituali e potere femminile. Donne possedute e cerimonie di guarigione presso il tempio di Balajī in Rajasthan.

BOCCHER, IVAN
2024/2025

Abstract

Nel presente lavoro analizzo il ruolo della trance rituale all’interno del contesto del tempio di Balajī in Rajasthan. In questo remoto villaggio indiano si riversano ogni giorno centinaia di pellegrini e di devoti al dio Hanumān o Balajī, una delle divinità forse più affascinanti del pantheon induista, al fine di ricevere guarigioni dai loro malesseri fisici ed esistenziali. Si ritiene che tali disturbi siano causati dall’interferenza di spiriti ed entità sottili, che “abitano” i corpi di uomini, ma soprattutto di donne. Attraverso la letteratura antropologica e la partecipazione a cerimonie e rituali, oltre all'osservazione di numerose esperienze di trance, nonché alla redazione di interviste e colloqui informali, cerco di far dialogare la teoria con l’etnografia al fine di dimostrare che, a monte di tali possessioni e conseguenti condizioni di trance, vi è la necessità, da parte delle donne, di riappropriarsi di una “parte di sé”, di un’identità molto spesso occultata e negata. Anche il tema del potere ha un ruolo cruciale all’interno dei suddetti fenomeni: queste peculiari esperienze psicofisiche rappresentano una modalità “fra tante” di sovversione delle strutture legate alla gerarchia maschile, sociale e famigliare. Per concludere fornisco alcuni spunti che, in relazione ai fenomeni oggetto della mia ricerca, possono contribuire a lasciare aperte nuove strade interpretative, soprattutto all’interno dell’antropologia di genere e degli studi che si occupano di relazioni e dinamiche sottese al potere in determinati contesti culturali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/25130