Alla luce degli eventi estremi che hanno colpito la penisola negli ultimi anni, questo lavoro presenta un resoconto etnografico della ricerca sul campo condotta in alcuni comuni tra la Riserva delle Madonie e i Sicani, in Sicilia. La crisi idrica che ha investito l’isola nel biennio 2023-2024 si è rivelata particolarmente intensa, configurandosi come un’emergenza ambientale in continua evoluzione. L’aumento delle temperature, la crescente siccità e una gestione inadeguata delle risorse idriche stanno aggravando la situazione, incidendo profondamente sulle realtà locali. Lo studio, che si basa su una ricerca qualitativa condotta tramite osservazione partecipante e interviste più o meno strutturate, esplora come queste comunità percepiscano e affrontino la scarsità d’acqua, mettendo in evidenza il divario spesso esistente tra le loro narrazioni e quelle istituzionali. In particolare, a partire dalla riconsiderazione dell’acqua come elemento relazionale, multidimensionale e politico, l’analisi si concentra sul legame tra crisi idrica e incertezza sul futuro. L’assenza d’acqua - manifestazione di un cambiamento sempre più imprevedibile e perturbante - spinge infatti diverse soggettività a ridefinire le loro pratiche di adattamento e ri-esistenza all’interno di un paesaggio in continuo mutamento.

La misura delle cose. Un’etnografia della crisi idrica e ambientale in contesti rurali della Sicilia centro-occidentale

GORI, FRANCESCA
2024/2025

Abstract

Alla luce degli eventi estremi che hanno colpito la penisola negli ultimi anni, questo lavoro presenta un resoconto etnografico della ricerca sul campo condotta in alcuni comuni tra la Riserva delle Madonie e i Sicani, in Sicilia. La crisi idrica che ha investito l’isola nel biennio 2023-2024 si è rivelata particolarmente intensa, configurandosi come un’emergenza ambientale in continua evoluzione. L’aumento delle temperature, la crescente siccità e una gestione inadeguata delle risorse idriche stanno aggravando la situazione, incidendo profondamente sulle realtà locali. Lo studio, che si basa su una ricerca qualitativa condotta tramite osservazione partecipante e interviste più o meno strutturate, esplora come queste comunità percepiscano e affrontino la scarsità d’acqua, mettendo in evidenza il divario spesso esistente tra le loro narrazioni e quelle istituzionali. In particolare, a partire dalla riconsiderazione dell’acqua come elemento relazionale, multidimensionale e politico, l’analisi si concentra sul legame tra crisi idrica e incertezza sul futuro. L’assenza d’acqua - manifestazione di un cambiamento sempre più imprevedibile e perturbante - spinge infatti diverse soggettività a ridefinire le loro pratiche di adattamento e ri-esistenza all’interno di un paesaggio in continuo mutamento.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14247/25125