Il presente lavoro di tesi è incentrato sulla figura di Martino Rota, incisore nativo di Sebenico, in Dalmazia, e attivo nella seconda metà del XVI secolo, noto soprattutto per le sue incisioni riprese dai grandi maestri del suo tempo come Tiziano, Michelan-gelo e Dürer. Nonostante la scarsità di notizie sulla vita dell’artista, si è cercato di ricostruirne il profilo biografico prestando attenzione ai due momenti che hanno caratterizzato la sua attività artistica: il soggiorno in Italia (in città come Roma e Venezia) e quello presso la corte asburgica, prima a Vienna e poi a Praga. In particolare, si è voluto affrontare il rapporto dell’opera di Rota con gli artisti e le botteghe attivi al suo tempo, facendo ri-ferimento alla questione della stampa di riproduzione e alla conseguente diffusione di modelli e di opere. Un punto chiave dell’elaborato riguarda la fortuna critica di Martino Rota, indagata tramite un’analisi della letteratura storico-artistica dal XVII secolo in poi. Attraverso un percorso cronologico, è stato possibile approfondire la ricezione e la percezione dell’opera dell’artista dalmata nei secoli scorsi, prestando attenzione al catalogo delle opere e a come sia stato ampliato con integrazioni sempre più numerose nel corso del tempo, fino ad arrivare ad un consistente corpus che raccoglie incisioni, disegni ed al-cune opere pittoriche. Infine, la terza parte del lavoro è costituita da una ricostruzione del catalogo delle incisioni, a partire dalla letteratura presa in esame.
Martinus Rota Sibinicensis: vita, opere e fortuna critica
BISCONTRI, CHIARA
2023/2024
Abstract
Il presente lavoro di tesi è incentrato sulla figura di Martino Rota, incisore nativo di Sebenico, in Dalmazia, e attivo nella seconda metà del XVI secolo, noto soprattutto per le sue incisioni riprese dai grandi maestri del suo tempo come Tiziano, Michelan-gelo e Dürer. Nonostante la scarsità di notizie sulla vita dell’artista, si è cercato di ricostruirne il profilo biografico prestando attenzione ai due momenti che hanno caratterizzato la sua attività artistica: il soggiorno in Italia (in città come Roma e Venezia) e quello presso la corte asburgica, prima a Vienna e poi a Praga. In particolare, si è voluto affrontare il rapporto dell’opera di Rota con gli artisti e le botteghe attivi al suo tempo, facendo ri-ferimento alla questione della stampa di riproduzione e alla conseguente diffusione di modelli e di opere. Un punto chiave dell’elaborato riguarda la fortuna critica di Martino Rota, indagata tramite un’analisi della letteratura storico-artistica dal XVII secolo in poi. Attraverso un percorso cronologico, è stato possibile approfondire la ricezione e la percezione dell’opera dell’artista dalmata nei secoli scorsi, prestando attenzione al catalogo delle opere e a come sia stato ampliato con integrazioni sempre più numerose nel corso del tempo, fino ad arrivare ad un consistente corpus che raccoglie incisioni, disegni ed al-cune opere pittoriche. Infine, la terza parte del lavoro è costituita da una ricostruzione del catalogo delle incisioni, a partire dalla letteratura presa in esame.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14247/25031